Tortellacci PAT Emilia Romagna

Tortelli di grandi dimensioni con ripieno di ricotta e spinaci o di carne, serviti in brodo o asciutti. Si fa una pasta sfoglia con uova e farina. Tirate la sfoglia, sottile, con il mattarello, in modo che la pasta rimanga ruvida, cosi’ il sugo la avvolgera’ perfettamente. Intanto preparate il ripieno: spinaci freschi (in alternativa biete/bietole), uno scalogno tritato fine, ricotta fresca, parmigiano reggiano grattugiato, sale, pepe, noce moscata.

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Tortellacci di carnevale PAT Emilia Romagna

Mettere ad ammorbidire le castagne in acqua fredda o tiepida, lasciandole così per tutta una notte. Il giorno dopo lessarle, facendole cuocere molto bene, poi passarle al setaccio, unire al composto il cacao, il caffè, lo zucchero, la marmellata di amarene e tanto pane grattugiato (ben seccato nel forno) sino ad ottenere un impasto piuttosto sodo. Amalgamare bene gli ingredienti; mettere sulla spianatoia la farina unire un pizzico di sale, il burro ammorbidito, un uovo intero (tuorlo e albume), la scorza grattugiata di un limone e tutto il suo succo. Impastare con latte freddo e lavorare bene la pasta poi distendere una sfoglia non troppo sottile. Fare poi con la pasta ed il composto preparato prima dei tortelli quadrati, chiudere la sfoglia attorno al ripieno poi friggerli in strutto bollente. Scolarli, posarli su carta di tipo assorbente, disporli quindi su un piatto e spolverizzarli di zucchero al velo. Sono ottimi sia caldi che freddi, ma saranno migliori mangiati un giorno dopo la loro preparazione.

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Torta ricciolina PAT Emilia Romagna

Torta ricciolina E’ una torta antica, pare che abbia origini rinascimentali e che le “tagliatelle fini” che ne decorano la superficie non siano altro che un omaggio alla bionda chioma di Lucrezia Borgia, signora del Castello Estense di Ferrara per quasi un ventennio.

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Torta di uva Termarina PAT Emilia Romagna

Torta a base di uva vitigno Termarina, latte, vino bianco, anice, scorza di limone. Prendere l’ uva Termarina passa mettetela in una casseruola con un bicchiere di latte poi fatela bollire per un quarto d’ora con anche un bicchiere di vino bianco, due bicchierini rinfresco d’anice sopraffino e un poco di scorzetta limone grattugiata e fate bollire tutto assieme per il tempo indicato; poi prendete otto once di mandorle pestatele nel mortaio colla pelle, e unitele all’altro composto entro un tegame e raffreddata aggiungetevi sei uova, due torli, zucchero, poi sbattete ben bene ogni cosa indi fate la vostra pasta dolce stendetela nella vostra padella da torta unta di burro e vuotatevi il composto e cuocetela al forno.

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Torta di riso reggiana PAT Emilia Romagna

Torta di riso reggiana La sua diffusione a Reggio Emilia nasce grazie alle “mondine”, le donne più giovani delle famiglie contadine che nei primi anni del 1900, durante la raccolta del riso, si trasferivano nelle piantagioni nelle zone di Vercelli. Il riso, oltre al denaro, costituiva una parte importante dello stipendio della mondina, da qui la diffusione del suo utilizzo all’interno della cucina reggiana.

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Torta di ricotta PAT Emilia Romagna

Dolce a base di ricotta, zucchero, mandorle, uova. Si prepara come un comune budino. Però le mandorle, dopo averle pestate con chiara d’uovo, vanno passate allo staccio. Ungere la teglia col lardo e rivestirla di “pasta matta”, poi versare il composto della grossezza di un dito e mezzo circa e cuocerlo fra due fuochi o nel forno.E’ il dolce che si imbandisce di preferenza alle nozze dei contadini in Romagna….

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Torta di prugne PAT Emilia Romagna

Farina bianca, uova, zucchero, burro, lievito, prugne, savoiardi. Impastare la farina con il burro, lo zucchero, le uova, il lievito. Lavorare bene la pasta, stenderla in sfoglia e con una parte rivestire il fondo e i lati di una teglia imburrata. Coprire il fondo con uno strato di biscotti sbriciolati e di prugne snocciolate e ben mature. Chiudere l’involucro con l’altra parte della sfoglia perché le prugne non escano. Far cuocere per un’ora e un quarto circa.

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Torta di pere PAT Emilia Romagna

Pere rugginose, vino bianco, zucchero vanigliato, scorza di limone, chiodini di garofano, farina bianca, uova, burro, zucchero, pane raffermo. Cuocere le pere sbucciate e tagliate a pezzi con vino bianco, zucchero vanigliato, un pezzetto di scorza di limone e alcuni chiodi di garofano. Prima che le pere si disfino passarle al setaccio. Ungere e rivestire le pareti di uno stampo con una sfoglia di pasta frolla; coprire il fondo anch’esso unto, con uno strato di sottilissime fettine di pane raffermo senza crosta. Versare il composto di pere. Ricoprire il tutto con un disco di pasta frolla. Cuocere lentamente a temperatura non troppo forte. L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale. Le torte di pere si trovano in vendita nelle panetterie e nei negozi di pasta fresca sfuse; nei supermercati vengono in genere vendute in sacchetti preconfezionati.

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Torta di mele PAT Emilia Romagna

Farina bianca, uova, burro, zucchero vanigliato, amaretti, liquore forte, mele, lievito, scorza di limone. Preparare la pasta con gli ingredienti e tirare una sfoglia; rivestire una teglia unta e porre sul fondo uno strato di amaretti bagnati con il liquore: distribuire uno strato di fettine di mele, quindi uno di amaretti e un altro di mele. Coprire con un disco di pasta frolla e mettere in forno. L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale. Le torte di mele si trovano in vendita nelle panetterie e nei negozi di pasta fresca sfuse; nei supermercati vengono in genere vendute in sacchetti preconfezionati.

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Torta di granturco PAT Emilia Romagna

Torta di granturco Farina gialla fine, burro, rosso d’uovo, zucchero, scorza di un limone e 1 bicchiere di latte. 300gr di farina gialla, 250gr. di burro, 150gr. di zucchero, un tuorlo d’uovo, una scorza di limone grattugiato e un bicchiere di latte. Impastare la farina con il burro, lo zucchero, il tuorlo d’uovo, la scorza di limone e un bicchiere di latte da unire lentamente. Versare in una teglia imburrata e cuocere per 40 minuti circa. L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale.

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