Scarpasot PAT Emilia Romagna

Il principe Giovan Siro (1590-1645) Signore di Correggio e di Rossena, durante una cavalcata fuori città, sull’antico Canale dei Mulini, attuale Villa Taparelli, sostò presso un suo colono. Il povero colono si trovò nelle peste: cosa dare a quei signori abituati a cibi raffinati. La moglie Demaride, con una di quelle intuizioni che solo le donne hanno, andò nei campi e, colte alcune erbe a lei note e un aglio, in breve tempo allestì con del lardo battuto un impasto che affidò alla padellla, grande sistematrice d’ogni vivanda (la padèla la giùsta tùtt). Cotta che fu la vivanda, che pareva una tortaccia verde-brunastra, esalava un buon profumo e si rivelò gustosissima al punto che Demaride dovette ripetersi.

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Sbricciolina o sbrisulina PAT Emilia Romagna

Farina bianca, farina gialla, burro, strutto, zucchero, tuorli d’uovo, scorza di limone, sale, vino bianco secco. Disporre la farina bianca e gialla, lo zucchero, sulla spianatoia, aggiungere il burro, lo strutto, le uova e la buccia di limone bagnando a poco a poco col vino bianco. Lavorare la pasta, spianarla e metterla in una teglia unta di burro. Prima di infornare, con il coltello, tagliare la torta a spicchi. Una volta cotta toglierla dalla teglia prima che si raffreddi L’impasto può essere fatto meccanicamente con apposite impastatrici, sia per uso domestico che per uso industriale. Le sbrisuline si trovano in vendita nelle panetterie e nei negozi di pasta fresca sfuse.

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Savoiardi di Persiceto PAT Emilia Romagna

Biscotti a base di uova, zucchero e farina. Montatura separata degli ingredienti, tuorlo d’uovo con zucchero da un lato e albume dall’altro; si amalgamano i composti con l’aggiunta graduale di farina. L’impasto così ottenuto si distribuisce a piccole strisce regolari su lastre da forno. Cottura ad alta temperatura per garantire la friabilità del biscotto esaltata dal contrasto con la leggerezza di uno strato di zucchero a velo che li ricopre.

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Savoiardi PAT Emilia Romagna

Biscotti a base di uova, zucchero, farina bianca. Montare benissimo lo zucchero con i tuorli d’uovo aggiungere la farina e a parte, montare a neve ben ferma gli albumi aromatizzati con succo di limone. Imburrare la placca del forno formare su di essa tanti bastoncini della lunghezza di circa 5 cm e della larghezza di un dito e cuocere.

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Riso con la tritura o tradura PAT Emilia Romagna

Brodo di carne, uova, pane grattugiato, parmigiano-reggiano Fare cuocere il riso nel brodo e a parte sbattere le uova con il grana, poi buttarlo nel brodo mescolando velocemente. Alternativa far lessare il riso a parte. In questo modo il brodo non si addensa.

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Polentine PAT Emilia Romagna

Biscotti a base di farina di mais, farina bianca, burro, zucchero, uova. Mescolare bene insieme la farina di mais, gr. 350 di farina bianca, il lievito (nella dose adatta per un kg di farina) e lo zucchero; impastare poi gr.300 di burro fatto fondere o molto molle, due tuorli ben freschi e latte tiepido, tanto quanto ne occorre per avere una pasta di giusta consistenza. Lavorare bene la pasta e stendere poi una sfoglia alta circa mezzo centimetro. Con stampini vari ricavare dalla pasta tante formelle; disporle su una placca imburrata e infarinata e poi cuocere le “polentine” in forno a calore medio. Volendo conservarle metterle in scatole di latta o in vasi.

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Pizza di Pasqua PAT Emilia Romagna

E’ un dolce a base di farina e uova fresche, caratterizzato dalla presenza di un ripieno di mostarda tradizionale bolognese, uva sultanina ed  eventualmente pinoli. Presenta forma oblunga e bordi arrotondati. Al taglio appare la cornice chiara dell’impasto che raccoglie l’amalgama scuro del ripieno. La Pinza Bolognese presenta una pasta compatta al taglio e il caratteristico sapore di mele cotogne e di caramello proprio della mostarda tradizionale bolognese.

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Pinza bolognese PAT Emilia Romagna

E’ un dolce a base di farina e uova fresche, caratterizzato dalla presenza di un ripieno di mostarda tradizionale bolognese, uva sultanina ed  eventualmente pinoli. Presenta forma oblunga e bordi arrotondati. Al taglio appare la cornice chiara dell’impasto che raccoglie l’amalgama scuro del ripieno. La Pinza Bolognese presenta una pasta compatta al taglio e il caratteristico sapore di mele cotogne e di caramello proprio della mostarda tradizionale bolognese.

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Piadina fritta PAT Emilia Romagna

Pasta del pane lievitata, strutto; se la si vuole rendere più saporita, s’intride la farina con le uova e con un po’ di grasso di maiale. Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida. Sul tagliere preparare il cumulo della farina a fontana, versare il lievito sciolto, il sale e impastare bene con latte e acqua fino ad ottenere un impasto piuttosto elastico. Lasciare lievitare per qualche ora in luogo tiepido. Fare una sfoglia non troppo sottile, tagliarla a rombi e friggere in abbondante strutto o olio.

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Piadina della Madonna del Fuoco PAT Emilia Romagna

Tipica in occasione della ricorrenza religiosa della Madonna del Fuoco – 4 febbraio – che è anche patrona di Forlì. Per devozione, la vigilia della solennità si digiunava. L’usanza è viva e vitale. Nei deschi dei vecchi tempi a mezzogiorno non c’era che la piadina zuccherata.

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