Caffè in forchetta PAT Emilia Romagna

Caffè nero forte, zucchero, rum, uova. Caramellare una quantità di zucchero in uno stampo da budino. Frullare bene le uova insieme al resto dello zucchero, aggiungendo poi il caffè freddo e il rum.Frullare nuovamente e quindi passare il tutto nello stampo attraverso un colino dalle maglie molto fitte. Cuocere a bagnomaria, in forno, a calore moderato, per circa due ore, facendo attenzione a che l’acqua non bolla. Rovesciare lo stampo dopo che il dolce si sarà raffreddato. Servire freddo. Presenta ottime caratteristiche “digestiva” a fine pasto

View More Caffè in forchetta PAT Emilia Romagna

Bustrengo PAT Emilia Romagna

Il bustrengo è un dolce povero che affonda le sue origini nel medioevo e che tuttavia, nei secoli si è arricchito di altri ingredienti, nostrani o esotici, fino a raggiungere non l’identità di una consolidata ricetta ma il volto di tantissime preparazioni dolce o salate nelle quali, comunque, finiva sempre quel che c’era nella dispensa di casa. Dolce o salato il bustrengo rimane comunque una torta di origine contadina. Si può considerare una delle preparazioni tra le più tipiche e affascinanti, nata con lo scopo di recuperare il pane raffermo per trasformarlo in delizia per il palato. Solo in poche zone della Romagna è rimasta viva la tradizione del Bustrengo salato, con formaggio da utilizzare come piatto unico

View More Bustrengo PAT Emilia Romagna

Bracciatello PAT Emilia Romagna

Si tratta di un composto dolce realizzato con farina, uova, strutto e lievito madre (oggi lievito di birra). Sulla spianatoia, alla fontana di farina si uniscono il lievito sbriciolato, le uova intere, lo strutto ed un pizzico di sale. Ottenuto un impasto omogeneo ed elastico lo si lascia riposare e lievitare per un paio, d’ore coperto da un canovaccio. Si lavora nuovamente l’impasto per suddividerlo in 6/7 pezzi a cui si da la forma di bracciale. Solitamente, prima della cottura in forno, le piccole ciambelle venivano immerse per pochi istanti in acqua bollente.

View More Bracciatello PAT Emilia Romagna

Bortellina PAT Emilia Romagna

Si tengono diverse sagre , in estate, dedicate alla bortellina, come la Festa della bortellina di Bettola e quella di Gragnano Trebbiense. Ma la bortellina è presente anche in altre feste paesane, come la Notte Bianca di Fiorenzuola e la Festa della mietitura di San Protaso. Quest’ultima ha sostituito l’originaria Festa della Bortellina, che si allestiva negli anni 1980, ma la preparazione del piatto è rimasto un elemento caratterizzante della Festa.

View More Bortellina PAT Emilia Romagna

Borlengo PAT Emilia Romagna

La nascita del borlengo è avvolta in un alone di mistero ed vari paesi ne rivendicano la paternità. A Vignola appare per la prima volta nel 1236 quando le Truppe del condottiero Giovanni Conte da Barbiano di Aldalisio, alleato di Isacco e Gentile Grassoni, assediarono il Castello, allora governato da Iacopino Rangone. Guiglia lo considera nato nel 1266 ai tempi di Ugolino da Guiglia, durante l’assedio che questo condottiero subì rinchiuso nel suo castello di Montevallaro, ad opera dell’esercito della famiglia degli Algani, Guelfi modenesi, capitanato da Nisetta degli Osti, Ruffo dei Rossi, Pepetto dei Trenta e da Crespan Doccia. Ugolino e la famiglia dei Grasolfi, che presidiavano il maniero, si arresero il quattro luglio 1266 e si racconta che riuscirono a resistere parecchi giorni in più grazie a certi impasti cotti di farina e acqua, insaporiti d’erbe, assomiglianti a grandi ostie.

View More Borlengo PAT Emilia Romagna

Bomba di tagliatelle PAT Emilia Romagna

Timballo a forma di ciambella fatto di tagliatelle all’uovo e ragù di carne. Preparare un buon ragù di carne. Cuocete 500 gr. di tagliatelle all’uovo conditele con abbondante burro e parmigiano-reggiano grattugiato. Imburrate uno stampo da ciambella, riempirlo a metà di tagliatelle, si ponga uno strato di ragù e parmigiano, riempiendo lo stampo con altre tagliatelle e nuovamente ragù, spolverizzando di parmigiano. Mettere al forno ben caldo per 20 minuti a gratinare. Una variante può consistere dell’aggiungere al ragù dei funghi freschi delle montagne reggiane e fra strato e strato un po’ di besciamella per ammorbidire la bomba.

View More Bomba di tagliatelle PAT Emilia Romagna

Bomba di riso PAT Emilia Romagna

Gli ingredienti principali sono: riso, piccioni e formaggio. E’ un prodotto artigianale che deve essere venduto fresco. La bomba di riso consta di un involucro di riso cotto in forma di pasticcio rosolato e dorato a fuoco lento. All’interno racchiude pezzi di piccione, in precedenza cotto con burro e spezie.

View More Bomba di riso PAT Emilia Romagna

Bomba di polenta PAT Emilia Romagna

Ciambella di polenta e ragù a strati al cui centro viene posto burro e ragù. Si preparano, a parte, un ragù di carne ed una polenta avendo cura, per quest’ultima, di versarla in una casseruola una volta cotta. A rassodatura avvenuta, si versa la polenta sul tagliere, indi si tagliano delle fette rotonde come la casseruola. Si riempirà quest’ultima, dopo averla unta ed impanata, procedendo a strati alterni con polenta e ragù. Si procederà, infine, ad una cottura al forno o al fornello.

View More Bomba di polenta PAT Emilia Romagna

Bomba allo zabaglione o di Canossa PAT Emilia Romagna

Ferrrari M. scrive: “Ho cercato di conoscere le ragioni di un nome che fa riferimento ai luoghi dove dominava la famosa Contessa Matilde, ma le mie ricerche non hanno avuto esito. Ho pensato allora che i Canossa da come ci tramandano le cronache, erano in effetti una famiglia tanto potente da governare quasi tutta l’Italia del Nord. Per atto di riverenza, il sig. Garavelli, noto pasticcere reggiano, avrebbe potuto creare il dolce per ricordare la forza militare di quella famiglia (le bombe erano, allora, di diverso tipo ma erano ugualmente micidiali). Il nostro pasticcere non può ormai avallare o disdire questa mia supposizione fantastica; mi piace pensare di aver colto nel segno e di questo sono soddisfatta. Mi piace anche pensare che in questo caso la pasticceria e la potenza militare abbiano avuto qualcosa in comune

View More Bomba allo zabaglione o di Canossa PAT Emilia Romagna

Bodino di uva Termarina PAT Emilia Romagna

Il bizulà è il termine che nel vernacolo locale indica il pane dei marinai, o meglio il biscotto, “buccellato, bossolato, bossolao” da bozolatus (XIII secolo) per le marinerie veneziana e lagunari. Il pescatore si imbarcava portando con sé solo del vino, dell’olio d’oliva e l’immancabile filo di bizulà a tracolla, il cosiddetto biscotto dei marinai, un pane speciale che si manteneva più a lungo e che veniva consumato dopo essere stato posto a bagno in acqua o nel vino perché si ammorbidisse. Il necessario al suo sostentamento durante l’intera campagna di pesca, che poteva durare anche alcune settimane, lo avrebbe dato il mare.)

View More Bodino di uva Termarina PAT Emilia Romagna