Meloni di Isola San Antonio PAT

Le condizioni pedoclimatiche che caratterizzano le pianure dell’alessandrino, in particolare l’areale di Isola San Antonio, hanno favorito la diffusione delle coltura del melone all’interno di numerose aziende agricole. L’ambiente di produzione è caratterizzato da buona luminosità nei mesi estivi, intense escursioni termiche giornaliere e ventilazione. Accanto ai fattori ambientali, merita di essere menzionata anche la notevole professionalità degli operatori agricoli capaci di gestire al meglio una coltura difficile quale è il melone.

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Mele del Piemonte PAT

Il gruppo varietale Golden Delicious è originaria degli USA, dove fu rinvenuta nel 1890. Il frutto è caratterizzato da tipica forma allungata (tronco-conica, in gergo tecnico) e regolare. Il colore della buccia vira gradualmente dal verde al giallo all’approssimarsi della raccolta. L’epidermide è liscia, talvolta velata da lieve rugginosità; i repentini abbassamenti di temperatura e valori elevati di umidità relativa in fase di maturazione – particolarmente frequenti nell’altopiano cuneese – inducono spesso la formazione di un leggero quanto attraente sovraccolore rosso, noto come faccetta rossa.

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Mele autoctone del Piemonte PAT

Fino alla prima metà del Novecento la melicoltura piemontese si diffonde soprattutto lungo le vallate alpine, nelle zone pedemontane e collinari. In seguito si espande anche in pianura affiancandosi alle tradizionali colture erbacee. In tale periodo e fino agli anni ’40 dello scorso secolo il Piemonte ha rivestito un ruolo di tutto rilievo nel contesto della melicoltura italiana contribuendo per oltre il 20% al totale nazionale

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Melanzana violetta casalese PAT Piemonte

La Melanzana violetta locale, nota come Melanzana violetta casalese e riconducibile alla famiglia delle solanacee (Solanum melogena L.), è una varietà selezionata in loco e coltivata all’interno di piccole realtà produttive locali sino alla seconda metà degli anni ‘90. L’ecotipo casalese di melanzana violetta presentava bacche di forma cilindrica o leggermente ovale, di color viola purpureo brillante con sfumature biancastre. La polpa interna si presentava di colore bianco, con presenza di semi a maturità.

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Marrone della Val Pellice PAT

Il Marrone si differenzia dalla castagna non solo per la pezzatura maggiore, ma anche per il colore della superficie – più chiaro e striato – la buona pelabilità e un minor sviluppo della pellicola membranacea interna (episperma), caratteristiche che ne facilitano la lavorazione. Il marrone, tipologia selezionata per la sua naturale propensione alla trasformazione in prodotti di pasticceria, è presente in valle in due varietà, il Marrone di Lusernetta e il Marrone di Villar Pellice

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Lattughino di Moncalieri PAT

Sotto il nome di Lattughino di Moncalieri sono raggruppate due tipologie di lattughe che si identificano sostanzialmente nella lattuga riconducibile alla tipologia Parella. L’ecotipo locale appartiene alla specie Lactuca sativa L., famiglia delle Asteracee o Composite, piante erbacee annuali, formanti un grumolo centrale più o meno sviluppato di foglie.

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Insalatina di Castagneto Po PAT

L’insalatina di Castagneto Po appartiene alla specie Lactuca sativa L., pianta erbacea annuale caratterizzata da un grumolo centrale più o meno sviluppato di foglie verdi, tenerissime, aderenti fra loro. L’ecotipo locale è una lattughina di piccolo calibro, riconducibile per dimensione e forma alla tipologia Parella. Presenta foglioline dal margine arrotondato, leggermente ondulate, riunite in una rosetta di 10-15
cm di diametro. In origine, era presente sul territorio di Castagneto Po e zone limitrofe una sola varietà verde, alla quale, tra gli anni ’80 e ’90 del secolo scorso si è affiancata un’altra varietà, di colore rosso, selezionata dagli operatori locali tramite incroci dal ceppo originario.

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Grano Saraceno PAT

Il Grano Saraceno (Fagopyrim Esculentum) viene prodotto, ancora oggi, seguendo le seguenti metodiche di lavorazione: si procede al diserbo ed all’aratura del terreno; la semina avviene tra maggio e l’inizio di giugno. Dopo circa tre mesi, si procede al taglio del grano e lo sfalcio viene essiccato naturalmente. Successivamente, si esegue la battitura, la vagliatura, la raccolta e la macinatura del Grano Saraceno la cui farina, ancora oggi, è utilizzata per la preparazione di specialità alimentari

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Fragole di San Raffaele Cimena PAT

Il territorio di San Raffaele Cimena è caratterizzato da terreni pianeggianti, fertili e irrigui, da sempre vocato per la fragolicoltura. In questo territorio si coltivano cultivar caratterizzate da frutti di grandi dimensioni (pezzature comprese tra 15 e 35 g/frutto), botanicamente riconducibili alla specie Fragaria x ananassa L. o ad altre specie del genere Fragaria.

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