Miele di castagno(tsatagni) PAT Valle d’Aosta

Nel miele di castagno, oltre al sapore dolce tipico del miele, si percepisce anche l’amaro che ne caratterizza il gusto complesso e caldo. È un miele a lenta cristallizzazione, che mantiene uno stato liquido o più viscoso per diversi mesi. Il colore varia da ambrato chiaro ad ambrato scuro. Il nettare di castagno è talmente “intenso” che, anche se presente in minima parte, risulta sempre percettibile già all’olfatto in qualsiasi tipologia di miele. Pertanto un miele uniflorale di castagno, al naso risulterà molto intenso, con sentori di legno e di tannino.  stessa località, a testimonianza che il nettare bottinato dalle api proviene esclusivamente dalle molteplici fioriture dei boschi e delle praterie della Valle.

View More Miele di castagno(tsatagni) PAT Valle d’Aosta

Miele di millefiori (mi de framicillo) PAT Valle d’Aosta

Il miele di millefiori di montagna valdostano è la principale produzione locale in termini di quantità e risulta sempre essere ricco di essenze nettarifere che ne caratterizzano principalmente il colore e l’intensità gustativa. Le caratteristiche organolettiche ed il colore dei mieli di millefiori variano a seconda delle fonti nettarifere, sempre diversi da una stagione all’altra anche se prodotti nella stessa località, a testimonianza che il nettare bottinato dalle api proviene esclusivamente dalle molteplici fioriture dei boschi e delle praterie della Valle.

View More Miele di millefiori (mi de framicillo) PAT Valle d’Aosta

Ricotta Schotte PAT Veneto

L’affumicatura è uno dei metodi più antichi e naturali per ottenere una prolungata conservazione dei prodotti. Data la sua facilità di realizzazione e la notevole quantità di materia da ardere presente in montagna, è una usanza tipica delle zone montane di tutta la nostra regione. Nella zona di Sappada questa tradizione continua ancora oggi, ma si è evoluta, perfezionata e differenziata col creare due tipologie di conservazione: una classica tramite affumicatura e una sotto vuoto, che consente di ottenere un prodotto conservabile più a lungo ma senza presentare il gusto tipico, leggermente amarognolo, che caratterizza la ricotta affumicata. È interessante notare che il nome in dialetto significa ricotta acida.

View More Ricotta Schotte PAT Veneto

Ricotta pecorina stufata dei Berici PAT Veneto

L’allevamento ovino era un tempo molto diffuso e dove vi era produzione di formaggio pecorino, si faceva la relativa ricotta, anche quella stufata. Non esistevano i frigoriferi, la ricotta durava poco e cuocerla consentiva di conservarla. La penuria di cibo e la modesta dimensione della produzione, d’altronde, dettavano l’esigenza di dilazionare il consumo dei viveri ed il procedimento in questione lo consentiva. Ancora oggi il tradizionale metodo di essicazione, portato avanti da alcuni allevatori e produttori per ottenere la “ricotta pecorina stufata dei Berici”, consente di mantenere il prodotto più a lungo rispetto ai normali tempi di conservazione e di avere un alimento con un gusto particolare, che si adatta a diversi usi.

View More Ricotta pecorina stufata dei Berici PAT Veneto

Ricotta pecorina dei Berici PAT Veneto

L’allevamento ovino era un tempo molto diffuso e dove vi era produzione di formaggio pecorino, si faceva anche la relativa ricotta. Nel basso vicentino un sistema per conservare per qualche tempo le ricotte era quello di metterle nel siero ottenuto dalla cottura del formaggio aggiungendovi sale, aceto e latte fresco. Ancora oggi la tradizione di confezionare questo prodotto viene portata avanti da alcuni allevatori e produttori.

View More Ricotta pecorina dei Berici PAT Veneto

Ricotta fioreta delle vallate vicentine PAT Veneto

Nelle malghe delle montagne venete esiste da sempre l’usanza di appendere sul camino la ricotta in modo da farla affumicare lentamente e permetterle di assumere i profumi delle specie legnose bruciate di faggio, rovere e conifere. Dall’Agordino all’Altopiano del Cansiglio, al Grappa, le diverse tecniche di affumicatura, con essenze di ginepro o con fieno ed erbe aromatiche e l’odore penetrante di fumo misto a quello del latte, riportano al profumo intenso dei boschi e dei pascoli. La tecnica di affumicatura inoltre era utilizzata per permettere una maggiore conservabilità del prodotto, che in tal modo poteva essere consumato anche a distanza di alcuni mesi dal momento della produzione. Nella zona della Val Leogra la ricotta viene tradizionalmente affumicata usando bacche di ginepro, che conferiscono al prodotto un sapore inconfondibile.

View More Ricotta fioreta delle vallate vicentine PAT Veneto

Ricotta da sacheto della Val Leogra PAT Veneto

La ricotta è uno dei prodotti tipici legato alla produzione casearia. Nella zona della Val Leogra, la particolarità di questo alimento, è legata all’utilizzo, per produrla, di sacchetti di canapa per far scolare il liquido di risulta. Un tempo l’acidificazione del siero avveniva mettendo nel siero della farina gialla e a volte un po’ di aceto e delle erbe aromatiche, il sacchetto veniva appeso alla “cavra par la puina”, cioè un tavolo provvisto di un reticolo.

View More Ricotta da sacheto della Val Leogra PAT Veneto

Ricotta affumicata della Val Leogra PAT Veneto

Nelle malghe delle montagne venete esiste da sempre l’usanza di appendere sul camino la ricotta in modo da farla affumicare lentamente e permetterle di assumere i profumi delle specie legnose bruciate di faggio, rovere e conifere. Dall’Agordino all’Altopiano del Cansiglio, al Grappa, le diverse tecniche di affumicatura, con essenze di ginepro o con fieno ed erbe aromatiche e l’odore penetrante di fumo misto a quello del latte, riportano al profumo intenso dei boschi e dei pascoli. La tecnica di affumicatura inoltre era utilizzata per permettere una maggiore conservabilità del prodotto, che in tal modo poteva essere consumato anche a distanza di alcuni mesi dal momento della produzione. Nella zona della Val Leogra la ricotta viene tradizionalmente affumicata usando bacche di ginepro, che conferiscono al prodotto un sapore inconfondibile.

View More Ricotta affumicata della Val Leogra PAT Veneto

Ricotta affumicata PAT Veneto

Nelle malghe delle montagne venete esiste da sempre l’usanza di appendere sul camino la ricotta in modo da farla affumicare lentamente e permetterle di assumere i profumi delle specie legnose bruciate di faggio, rovere e conifere. La tecnica di affumicatura era utilizzata per permettere una maggiore conservabilità del prodotto, che in tal modo poteva essere consumato anche a distanza di alcuni mesi dal momento della produzione. Testimonianze della sua “tradizionalità” sono reperibili in alcuni testi fra i quali: “Civiltà agricola agordina” di Rossi Giovanni Battista, Appunti etnografico – linguistici, Nuovi sentieri Editore, Belluno 1982 e il Dizionario dei dialetti ladini e ladino-veneti dell’Agordino, Istituto Bellunese di ricerche sociali e culturali – serie dizionari n. 5 – G. B. Rossi, 1992.

View More Ricotta affumicata PAT Veneto

Mieli dell’altopiano di Asiago PAT Veneto

L’apicoltura è un’attività ancora molto diffusa nel Veneto, una tra le regioni italiane maggiori produttrici di miele. Nell’Altopiano di Asiago, dove sono presenti numerosissime specie floreali, questa attività è presente da secoli nel sistema economico locale. Uno dei primi documenti ufficiali è un riconoscimento rilasciato all’apicoltura Guoli Giacomo in seguito alla partecipazione ad una mostra di prodotti locali svoltasi ad Asiago, recante la data 14 agosto 1927.

View More Mieli dell’altopiano di Asiago PAT Veneto