Boccione minore PAT

Pianta erbacea annua con fusti eretti ramoso-corimbosi, ispidi e spinulosi. Foglie basali a contorno obovato-oblungo con picciolo alato e  margine dentato. La cauline spatolate, progressivamente ridotte e amplessicauli. Infiorescenza in capolini in numero di 2-6.  Fiori ligulati, ermafroditi di colore giallo chiaro. Il frutto è  un achenio striato trasversalmente. Fiorisce in febbraio-luglio e cresce negli incolti, ambienti ruderali, margini di strade, oliveti, vigneti.

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Boccione maggiore PAT

Il boccione maggiore è una pianta erbacea perenne con radice fittonante fascicolata lunga circa 10 cm e difficile da estirpare. La parte aerea è un piccolo cespuglio verde alto dai 20 ai 40 cm e composto da un fusto o caule semplice, talvolta con ramificazioni basali e ricoperto da foglie di colore verde intenso.

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Bietola di campagna o bietola selvatica PAT Puglia

Molto simile alla bieta coltivata, ha foglie verde scuro più turgide e piccole, a forma di rombo, molto lucide e bitorzolute, con una lievissima peluria lungo la costa. Le foglie hanno venature di un verde più chiaro e leggermente affossate. Dall’inizio della primavera all’estate inoltrata, produce dei fiori di un verde molto chiaro raccolti in spighe.

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Batata dell’Agro Leccese PAT

La Batata di Calimera, o Patata dolce o zuccherina, è un tubero coltivato anche nella provincia di Lecce. Si tratta di una coltura originaria dell’America che è stata introdotta in Italia intorno al 1630, e nel Salento si narra che sia arrivata nella metà dell’Ottocento. Fino al 1915, la batata fu quasi esclusivamente coltivata a Calimera, piccolo comune della Grecia salentina, per poi diffondersi nel resto della regione del Salento.

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Aspraggine PAT

L’aspraggine, o lattuga amara, ha un sapore simile a quello della cicoria utilizzata in cucina ma anche in campo fitoterapico per le sue proprietà medicinali. Si tratta di una pianta ricca di sali minerali, vitamine, mucillagine, acidi organici e sostanze tanniche. Le foglie di aspraggine sono ottime per gli usi più tradizionali e popolari comuni a quelli di molte altre erbe da cuocere, come la cicoria e gli spinaci, cioè in frittate, torte salate, focacce, ripieni di ravioli e insieme ad altre erbe saltata in padella con aglio olio e peperoncino. Ma sono ottime anche per la preparazione di minestroni e zuppe.

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Asparagi sott’olio PAT

Gli asparagi in olio di oliva engono preparati utilizzando sia asparagi spontanei, che crescono nel territorio agresti di tutta la regione, sia coltivati. Vengono di solito preparati nel mese di maggio, quando avviene la loro maturazione. Gli asparagi devono essere raccolti, lavorati e confezionati nello stesso giorno. La loro lavorazione avviene in modo strettamente artigianale e senza l’aggiunta di conservanti. Gli asparagi in olio di oliva conservano le qualità caratteristiche del prodotto rimanendo gustosi e teneri.

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Asparagi selvatici PAT Puglia

Pochi ingredienti semplici per esaltare l’asparago selvatico (Asparagus acutifolius L.) La primavera è stagione di asparagi selvatici, indicati anche con il termine di asparagina, che però è anche il nome comune dell’asparago ornamentale. Pianta perenne sempreverde, tipica delle aree e dell’ecosistema della macchia mediterranea, l’asparago selvatico è comune in Italia meridionale, cresce nelle aree incolte, in terreni rocciosi e aridi

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Arancia dolce del Golfo di Taranto PAT Puglia

Bella da vedere con un invitante colore giallo-arancio tendente al rosso, l’Arancia dolce del Golfo di Taranto non ha semi e la sua polpa dà un succo fresco, dolce e dissetante. Di forma sferica allungata l’arancia tarantina ha una buccia di spessore medio e grana medio fine. I contadini raccolgono i frutti da ottobre a maggio e dopo averli accuratamente selezionati, li immettono freschi sul mercato.

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Cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti PAT

La cipolla rossa di Acquaviva delle fonti è ottima nell’insalata, versatile in cucina, è rinomata per il sapore forte e la sua dolcezza. Dai primi dell’800, i contadini di Acquaviva coltivano le cipolle dalla tipica forma appiattita: grossi dischi dello spessore di 2-3 centimetri, larghi fino a una spanna, e con un peso di circa 500 grammi. Il colore dell’ortaggio oscilla tra il rosso carminio e il violaceo e si schiarisce verso l’interno, sino a diventare completamente bianco. La coltivazione avviene nel rispetto della tradizione e in modo del tutto naturale.

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