Basilico gigante PAT Toscana

Questa varietà di basilico è interessante per le caratteristiche organolettiche, in particolare per l’aroma intenso, con sfumature che ricordano la menta. Viene usato tradizionalmente per piatti locali. La foglia viene usata nella panzanella, dopo averla spezzettata e non tritata come si fa con il genovese.Questa varietà viene anche utilizzata in salse come il pesto e per altri usi.

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Barba massese PAT Toscana

Si tratta di un ortaggio con radice fittonante di colore marrone all’esterno e bianca all’interno. La lunghezza arriva fino a circa 25 cm; dopo la cottura il sapore è dolciastro, la consistenza pastosa. La barba massese, prodotta da giugno ad ottobre, viene confezionata in mazzi. È ottima cucinata fritta o in umido come accompagnamento al pollo ruspante. Viene seminata a spaglio; il caratteristico terreno sabbioso della zona di pianura vicina al mare favorisce una buona crescita. Di primaria importanza è anche l’influenza del clima che, assieme al terreno, conferisce a questo vegetale il caratteristico sapore dolciastro che lo distingue dalle altre radici.

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Asparago d’Argenteuil toscano PAT Toscana

Ha dimensioni inferiori ed è più sottile degli ibridi in commercio, ma la parte edibile (non legnosa) è maggiore; il sapore è più intenso. Al momento dell’impianto dell’asparagiaia viene fatta una lavorazione profonda del terreno e un’abbondante concimazione organico-potassica. Nel terreno così preparato, se si utilizzano le piantine (seminate a febbraio), il trapianto viene effettuato a giugno; se vengono utilizzate le “zampe” il periodo di trapianto è in marzo. Con le piantine, l’asparagiaia entra in produzione dopo tre anni, con le “zampe” ne occorrono due. Ogni gennaio viene effettuata la lavorazione annuale del terreno e viene tagliato lo strame; segue una concimazione azoto-potassica con rincalzatura delle piante. L’agente patogeno più frequente è la ruggine, debellata con trattamenti a base di rame.

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Arancio massese PAT Toscana

L’arancia massese ha forma rotonda e colore arancio chiaro, sia esternamente che nella polpa. è molto profumata, ha una buccia molto fine e un sapore agrodolce. Le pezzature sono medio piccole. Si produce tra novembre, dicembre e gennaio. Le piantine di arancio vengono autoprodotte: sono cultivar autoctone allevate in alcuni appezzamenti collinari del massese.

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Aglione della Valdichiana PAT Toscana

Si tratta di un aglio gigante dal caratteristico aroma privo di allina e dei suoi derivati, ed ha un caratteristico profumo piccante, molto più delicato di quello dell’aglio tradizionale. È di colore bianco tendente all’avorio con forma quasi sferica leggermente schiacciato ai poli, possiede generalmente al suo interno sei bulbilli che si presentano separati e di grandi dimensioni. Questo tipo di aglio può raggiungere anche il peso di 800 grammi. L’Aglione della Valdichiana è una pianta utilizzata nella tradizionale cucina toscana, in particolare della Valdichiana, per le sue particolari proprietà organolettiche, il sapore dolciastro e l’alta digeribilità poiché non contiene allina.

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Aglio rosso maremmano PAT Toscana

È un aglio di dimensioni più piccole rispetto all’aglio normalmente in commercio, molto profumato e di colore rosso intenso. Può essere coltivato sia in pianura sia in alta collina, anche in terreni relativamente fertili, purché ben drenati; le caratteristiche climatiche a cui si adatta meglio sono quelle mediterranee.I bulbi sono conservati in ambienti asciutti.

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Fagiola Garfagnina PAT Toscana

La pianta si presenta come un rampicante abbastanza vigoroso a maturazione scalare; si è ben adattata in Garfagnana in quanto allega male alle alte temperature. Il baccello è di colore verde, con dimensioni di circa 14-15 cm di lunghezza e 2-2,5 cm di larghezza. Il seme, di grandi dimensioni (2-2,5 cm x 1,5 cm), ha forma ovale leggermente reniforme e schiacciata, colorazione bianca, tipo un fagiolo Bianco di Spagna o Corona da cui probabilmente deriva. Il fagiolo viene usato sgranato fresco o secco generalmente in abbinamento con piatti a base di maiale.Come fagiolo si presenta con buccia un po’ consistente e pasta farinosa ma morbida.

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Cavolo nero riccio di Toscana PAT

Il cavolo nero riccio di Toscana si chiama così perchè presenta foglie molto grandi, di colore verde scuro e con nervature più chiare. La loro superficie è assai frastagliata per la presenza di “bolle” alquanto grosse. Il sapore e l’odore sono quelli tipici del cavolo. Si produce da ottobre a marzo.

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Carciofo di Chiusure PAT Toscana

Ricordato fin dal ‘600 nel diario di un viagiatore aninimo, il carciofo è stata una vera risorsa per il territorio e l’economia delle crete per tutti i primi cinquanta anni del ‘900; intere distese ricoprivano il territorio che estende ad occidente verso Monte Oliveto, con una produzione di oltre diecimila unità annue, che venivano commercializzate in diverse zone della regione, in particolar modo nella Maremma. Grazie alle particolari caratteristiche del terreno delle Crete Senesi, ambiente naturale privo di umidità, con faldoni di tufo sotterranei allo strato superiore di creta, il carciofo assume le sue particolari peculiarità che lo rendono unico.

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Aglio Massese PAT Toscana

L’ aglio massese ha una forma spiccatamente rotonda e colore bianco sporco. Gli spicchi sono più piccoli e il sapore meno forte e più dolciastro di quello dell’aglio comune. Si produce ad aprile, maggio e giugno. Una volta raccolto, viene intrecciato in una forma particolare chiamata “forcone”. Il “biricolo”, cioè l’infiorescenza, può essere usato in cucina per condire saporite frittate.

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