Castagne secche PAT

Castagna con dimensione medio piccola, ottima sia consumata fresca che essiccata. Le varietà locali utilizzate per l’essiccazione sono diverse a seconda delle valli. In particolare in val Bormida famose sono le varietà Gabbiana e Garessina, mentre nel levante ligure sono nomi ricorrenti  la Gentile, la Carpenese e la Bunneive. 

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Castagna gabbiana PAT

Probabilmente il castagno cresceva spontaneo nei nostri boschi ma nel Medioevo si sentì la necessità di ottenere frutti più grossi e consistenti. Si ricorse quindi a innestare gli alberi selvatici. L’importanza di queste piante nell’era di mezzo è testimoniata da numerosi atti notarili, dove si trova frequentemente il termine castaneativae, cioè terre coltivate a castagne, come oggetto di compravendita. Da allora la coltura del castagno si diffuse capillarmente sino agli inizi dell’800. La coltivazione del castagno era talmente diffusa che in valle Stura, poco sopra il ponente genovese, la parola erburu (albero) significa castagno.

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Castagna brodasca PAT

Castagna di colore marrone scuro, con ampio ilo rettangolare e torcia lunga e pubescente. La dimensione è medio piccola e ogni riccio contiene mediamente tre frutti. Può essere consumata fresca, ottima come caldarrosta o trasformata in farina. La caduta del frutto è molto precoce perciò la raccolta avviene alla fine del mese di settembre, inizio di ottobre.

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Carciofo violetto di Albenga PAT Liguria

Deriva dal carduccio selvatico, pianta erbacea diffusa nel bacino Mediterraneo e consumata sin dalle epoche più antiche. Oltre al colore, il carciofo di Albenga è caratteristico per la consistenza delle foglie interne che sono eccezionalmente tenere, croccanti e dolci, adattissime ad essere apprezzate crude, intinte in olio, naturalmente extra vergine preferibilmente ligure. Un’altra caratteristica di questo prodotto è che, a differenza delle produzioni di altre zone, si trova in commercio con il gambo lungo e almeno due foglie complete.

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Carciofo di Provenza PAT

Il provenzale è un carciofo senza spine, di bell’aspetto. La pianta cespugliosa ha un portamento eretto con il germoglio all’apice; il fiore è di colore viola cenere, che in prima fioritura si presenta composto e leggermente schiacciato. La seconda fioritura laterale è invece slanciata e omogenea e non presenta barbe o stoppe. Il cuore è delicato, di colore paglierino e assume una tinta tendente al violetto quanto più è maturo. Rimane sempre eccellente al palato. Le foglie sono molto decorative, di colore argento in superficie con tonalità più tenui nella parte inferiore.

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Asparago violetto di Albenga PAT Liguria

I caratteri distintivi dell’asparago violetto di Albenga (Asparagus officinalis L.) sono rappresentati dal colore viola del turione, dalla dimensione medio-grossa, dal sapore più delicato rispetto alle razze comuni e dal vigore della pianta. Questi sono comunque caratteri influenzati fortemente dalle tecniche di coltivazione e dalla natura del terreno sia che vengano a mutare le condizioni ecologiche più propizie, sia che non si provveda alla sistematica selezione delle piante madri e quindi del seme.

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Antico grano bianco delle Valli di Suvero PAT

Frumento tenero riconducibile alla specie “Triticum aestivum L.” grano bianco o gianco, esaploide.I dati del farinografo indicano un grano in grado di fornire impasti che raggiungono in breve tempo la consistenza massima, hanno poca stabilita ed un alto grado di rammollimento. L’antico grano bianco è un grano tenero che si caratterizza per bassi valori dei parametri legati alla qualità del glutine (Indice di Zeleny), alveografici (W e P /L) e farinografici (tempo di sviluppo e stabilita) a fronte comunque di un buon valore di peso ettolitrico, resa in farina e contenuto proteico, se comparato con la media dei valori delle varietà di frumento tenero coltivate in Italia. Il basso contenuto in ceneri della cariosside indica poi una spiccata prevalenza dell’endosperma amilifero rispetto alle parti cruscali.Questa varietà di grano ha un ciclo di 240 /250gg considerando la semina a fine ottobre. Come in quasi tutte le vecchie varietà di frumento la taglia è abbastanza alta. La spiga del grano bianco è mutica, cioè priva di reste.
Questa varietà si caratterizza, come dice il nome, per cariossidi che a maturazione hanno una colorazione particolarmente chiara ed una tipica frattura farinosa.

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Albicocco Tigrato PAT

Dalla forma sferica, il miscimìn presenta l’epidermide di colore giallo arancio con macchie scure rossastre, tanto da definirlo tigrato. La polpa, dal sapore lievemente acidulo, è particolarmente ricca di vitamina A, con un buon contenuto di calcio e di potassio. Le dimensioni, maggiori rispetto alle varietà più comuni, raggiungono i 6-7 cm di diametro.

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Albicocca Valleggia Valleggina Siccardi PAT

L’albicocco Valleggia è una pianta vigorosa, longeva e rustica, con produzione costante, anche per la caratteristica della fioritura tardiva e graduale. Ha una buona adattabilità all’ambiente. Frutto dalla polpa soda, dolce e leggermente aromatica, presenta una buona resistenza ai trasporti e alle manipolazioni. Ha un epicarpo di colore arancio, sottile e liscio, con puntinature rosso mattone. Gli albicoccheti si trovano sia lungo la fascia costiera sia sulla collina retrostante, sino ad altitudine di circa 300 metri.

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Asparago di Civalegna PAT

Asparagi dalla lunghezza di 20-30 cm, stretti e sottili; ricchi di vitamine e sali minerali. Hanno un gusto dolce e delicato. Si producono con la semina delle piantine nelle asparagiaie (fossi profondi nel terreno); dopo 3 anni si ha la raccolta. Sono usati in gastronomia per antipasti, primi e secondi.

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