Cavolo verza di Settimo Torinese PAT

Il cavolo verza è una pianta erbacea della famiglia delle crocifere.ll cavolo verza, detto comunemente verza, ha il fusto piuttosto corto, con foglie ben sviluppate che presentano callosità ed increspature. La parte commestibile è costituita dalle foglie, serrate attorno alla gemma centrale, che assumono una particolare conformazione a forma di “palla”.

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Cavolfiore di Moncalieri PAT

Il cavolfiore di Moncalieri è una delle molteplici varietà orticole che appartengono alla specie Brassica oleracea var. botrytis, pianta erbacea della famiglia delle Brassicacee o Crucifere.Il Cavolfiore di Moncalieri ha un fusto provvisto lateralmente di foglie più o meno espanse dal cui apice si sviluppano i peduncoli fiorali, molto ingrossati che formano la “testa” o grumolo o infiorescenza. Questa ultima varia dal bianco neve al verde e al violaceo, e costituisce, unitamente alle foglie più tenere, la parte commestibile. I corimbi sono ben serrati, a forma di cupola significativamente convessa e spiralata a chiocciola. Ha un gusto più sapido e marcato rispetto alle altre varietà commerciali.

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Castagne PAT

I castagneti presenti nel territorio delle Valli di Lanzo sono perlopiù formati da vecchie varietà locali ancora coltivate e commercializzate. In ordine di importanza e diffusione troviamo Tempurive, Spinacorta, Qua, Spinalunga, Viri, Viri Tardivo e Riundette. Il prodotto, presente nel territorio delle Valli di Lanzo, rientra commercialmente nella categoria delle castagne, non avendo produzioni di varietà classificabili come marroni.

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Carota di San Rocco Castagnaretta PAT

La Carota di San Rocco Castagnaretta ha un fittone lineare di colore giallo-aranciato, quasi cilindrico, con una breve collettatura verdastra-violacea. La polpa è tenera, croccante e dolce. La caratteristica fondamentale di tale carota è il semplice metodo di lavorazione cui viene sottoposta.

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Cardo gobbo di Nizza Monferrato PAT

Il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, appartenente alla varietà Spadone, ha un’altezza di circa 80 cm. Le foglie sono piuttosto larghe con nervatura bianca e lembo tendenzialmente intero dalla forma tipica, profondamente diversa dalle altre cultivar. Le coste sono bianche, croccanti e dolci. L’imbianchimento del cardo di Nizza Monferrato è un’operazione molto onerosa e caratteristica che avviene esclusivamente sotto terra. Il prodotto finale si presenta bianco per la perdita della clorofilla, le coste fogliari assumono la caratteristica gobba e perdono gran parte della fibrosità diventando croccanti e dolci per la riduzione dei principi amari.

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Cardo bianco avorio di Andezeno PAT

Il Cardo di Andezeno si presenta di colore bianco avorio con foglie strette, frastagliate, spinose e molto tenere. Le parti commestibili del cardo sono tenere, croccanti, dolci e di elevata digeribilità. risultano essere circa il 70% dell’intera pianta e vengono impiegate in molteplici ricette. Il gusto è lievemente amarognolo.

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Cardo avorio d’Isola d’Asti PAT

Il Cardo Avorio di Isola d’Asti ha un’altezza di circa 100-120 cm, sensibilmente superiore a quella delle cultivar comunemente diffuse e ne costituisce un carattere distintivo. Le foglie sono tendenzialmente frastagliate e di colore verde grigiastro. Le coste sono giallognole o verde giallognole, qualora non avvenga l’imbianchimento ossia la rincalzatura sino ai due terzi della pianta o la copertura con paglia o carta.

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Carciofo della Val Tiglione PAT

Il carciofo è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteracee, botanicamente classificato come C. cardunculus susp. scolymus. Il carciofo della Val Tiglione (conosciuto anche come “carciofo del Sori” o “carciofo Astigiano”) presenta capolini senza spine. Questi si presentano ovoidali-allungati con una leggera depressione nella zona apicale; le brattee sono di colore verde cinerino tendenti al violetto, ben serrate sulla gemma centrale. Le piogge autunnali risvegliano le attività delle gemme del rizoma con emissione di nuovi getti; le raccolte iniziano nella fase primaverile e terminano con l’innalzarsi delle temperature quando la pianta va in riposo con il disseccamento dell’intera parte aerea.

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