Bietola rossa di Castellazzo Bormida PAT

E’ una pianta erbacea a ciclo biennale, appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee. La Bietola Rossa è un ortaggio da radice che può raggiungere anche i 50 cm di altezza. I numerosi steli, che si dipartono dal colletto, sono rossi e le foglie, di grossa dimensione, sono verdi. L’apparato radicale, di colore rosso scuro omogeneo, nella parte superiore si presenta molto ingrossato e di forma rombo-ellissoidale, nella parte inferiore si restringe notevolmente terminando con un filamento.

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Bietola a costa rossa Astigiana PAT

La Bietola a costa rossa astigiana è un ecotipo locale che appartiene alla specie botanica Beta vulgaris var. vulgaris, famiglia delle Chenopodiacee. Si tratta di una pianta erbacea a ciclo biennale; nel primo anno di sviluppo le piante presentano una rosetta di foglie basali avvolte sulla gemma centrale ed un robusto apparato radicale. Nel secondo anno di coltivazione la pianta emette lo stelo fiorale. In cucina si utilizzano le foglie basali che presentano un lembo ovale allungato liscio o leggermente bolloso, lungo anche 40-50 cm di colore verde intenso, una nervatura centrale molto evidente con picciolo carnoso. Nell’ecotipo locale di bietola astigiana la base del picciolo assume una colorazione rosso vivace, in particolare con l’abbassamento termico. I tessuti della Bietola a costa rossa astigiana sono di ottima qualità: i piccioli fogliari sono poco fibrosi, aromatici e privi di sgradevoli note amarognole.

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Asparago saraceno di Vinchio PAT

Appartenente alla famiglia delle Liliacee, l’asparago è una specie ortiva perenne le cui parti commestibili sono i turioni, germogli di sapore particolarmente delicato, che si sviluppano dai rizomi sotterranei e possono assumere diverse colorazioni: verdi, bianchi o violetti. I rizomi, detti comunemente zampe, portano le radici e si sviluppano verso l’alto. L’Asparago saraceno di Vinchio ha una colorazione verde scuro ed è carnoso. Si contraddistingue per specifici requisiti di carattere chimico-fisico, organolettico ed estetico che derivano dalla varietà coltivata, dal particolare ambiente pedoclimatico in cui si ottiene e dalla tecnica colturale utilizzata.

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Asparagi PAT

Negli areali di Borgo d’Ale e di Valmacca gli agricoltori locali, nel corso degli anni, hanno selezionato degli ecotipi derivanti dalla tipologia Argenteuil. Ne sono derivati turioni di calibro medio elevato con una colorazione degli apici rosato tenue, tendente al verde nella parte centrale (la più gustosa). La zona basale interrata mantiene la tipica colorazione biancastra. I turioni hanno una lunghezza che può variare a seconda dell’andamento climatico e del terreno da 20 a 22 cm e fino a 27 per quelli di Borgo d’Ale. Questi ultimi presentano anche turioni bianchi e violetti e sono particolarmente dolci e teneri.

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Antipasto piemontese PAT

L’antipasto piemontese di verdure è una conserva alimentare preparata generalmente in agosto e settembre dalla maggior parte delle famiglie piemontesi. In tale periodo, infatti, negli orti, sono presenti le ultime verdure della stagione calda e le prime verdure dell’autunno. Le verdure impiegate sono: cipolline, fagiolini cornetti o piattoni, carote, sedano, peperoni gialli e rossi, cimette di cavolfiore. Il quantitativo di passata di pomodoro non deve essere eccessivo, tale da coprire il sapore delle verdure. Esse, secondo le abitudini famigliari, possono essere tagliate più o meno grosse. Talvolta vengono aggiunti pezzi di funghi porcini. Non è invece tipica l’aggiunta delle olive.

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Amarena di Trofarello PAT

Le Amarene di Trofarello sono frutti freschi della specie Prunus Cerasus L., a polpa acidula tenera e trasparente; in italiano sono chiamate amarene e, in piemontese, “griote”. Nell’areale considerato sono per lo più diffuse vecchie varietà affermatisi localmente. Tra queste, la più presente è Marisa o Amarena Barbero: una cultivar di ciliegio acido con caratteri intermedi tra l’amarena e la ciliegia dolce, con picciolo lungo e frutto più grosso della amarena. Ha scarsa consistenza, colore scuro, sapore dolce-acidulo ed un lieve retrogusto amarognolo. La raccolta si protrae fino a metà luglio.

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Albicocca tonda di Costigliole PAT

L’Albicocca Tonda di Costigliole è di forma tondeggiante a e di pezzatura media. La buccia è di colore giallo-aranciato con marezzature rossastre. La polpa è di colore giallo-aranciato, soda, dolce e dall’aroma intenso, molto succosa. L’albero è vigoroso, di portamento aperto. La maturazione è a scalare.

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Ajucche PAT

Le Ajucche sono piante erbacee spontanee perenni e rustiche simili agli spinaci, della specie Phiteuma talleri. Esse crescono negli alpeggi tra i 600 ei 2.000 metri di altitudine. Il colore dei fiori è prevalentemente blu chiaro o scuro tendente al violetto. Le foglie sono cuoriformi ed hanno margini dentati od ornati. Esse prosperano bene in qualsiasi terreno da orto anche se sembrano preferire i terreni formati da calcinacci misti a torba ed a terriccio di foglie.

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Aglio di Molino dei Torti PAT

L’aglio, nome italiano dell’Allium sativum della famiglia delle Liliaceae, si presenta come un bulbo prolifero con bulbilli (i cosiddetti “spicchi d’aglio”) avvolti dalle tuniche secche del bulbo che li ha formati. La pianta è alta fino a 70 cm ed ha foglie lineari. Il bulbo è composto di 8-10 spicchi di colore bianco, rosa o malva.

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Aglio di Caraglio PAT

L’Aglio di Caraglio (in dialetto locale, Aj ‘d Caraj) raggruppa la produzione di Allium sativum (famiglia delle Liliacee) effettuata nella zona della pianura caragliese secondo tradizione.L’ambiente di coltivazione dell’Aglio di Caraglio, per quanto concerne le caratteristiche pedologiche, comprende associazione di suoli calcarei, dolomitici e argillosi, con presenza di micascisti cristallini e quarziti tipici della zona alpina sub-occidentale. Il clima risente positivamente delle vicine Alpi con autunni temperati, inverni freddi e nevosi, primavera fresca e relativamente piovosa mentre l’estate è secca e ventilata. Grazie a queste situazioni ambientali il prodotto risulta di sapore particolarmente delicato. L’Aglio di Caraglio presenta bulbilli bianchi con leggere venature rosso violetto sulla tunica esterna.

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