Parco Nazionale del Pollino

Il vasto territorio del Parco Nazionale del Pollino, il più grande d’Italia con i suoi 192.565 ha, compreso tra due regioni – Calabria e Basilicata – e due mari – Jonio e Tirreno – è stato inevitabilmente fin dall’antichità luogo d’incontro di popolazioni di provenienza diversa. Le tracce delle differenti
culture susseguitesi e incrociatesi sono ancora oggi ben visibili tra queste montagne. Le evidenze più antiche della presenza dell’uomo nell’area del Parco sono state individuate a Celimarro di Castrovillari, in un sito posto lungo la vallata del fiume Coscile.

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Parco Nazionale delle Cinque Terre

Il Parco Nazionale delle Cinque Terre, la più piccola e densamente popolata delle Aree Protette Nazionali, tutela un territorio in cui i segni della presenza dell’uomo non sono semplicemente evidenti ma rappresentano l’identità stessa di un paesaggio inconfondibile e unico, un “paesaggio cuturale” inserito dall’Unesco tra i siti ritenuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

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Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d’Europa, comprende tutte le isole maggiori dell’Arcipelago Toscano: Elba, Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri. La diversa formazione geologica delle isole ha influito profondamente nel modellare forme e ambienti tra loro molto differenti. A questa eterogeneità ha contribuito anche l’uomo, che fin da tempi remoti ha abitato queste terre, utilizzandone le risorse naturali e svolgendo un ruolo significativo nel dare forma agli attuali lineamenti del paesaggio.

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Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna

L’utilizzo da parte dell’uomo dell’area delle Foreste Casentinesi ha origini molto antiche ed è stato sempre molto influenzato dalle vicende della vicina città di Arezzo.In epoca romana la frequentazione di questo territorio divenne più intensa nel corso del I secolo a.C., durante il quale si formarono due colonie.A questa epoca risalgono i resti di insediamenti residenziali visibili in più luoghi, compresi tra i 360 ed i 630 m di altitudine.La presenza di questi siti, in particolare nei comuni di Poppi e Bibbiena, è testimoniata da aree di frammenti fittili emergenti in superficie.

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Parco Nazionale del Gargano

Il territorio del Parco del Gargano si può ben identificare con quello della ”Daunia paleolitica”, uno dei quadri più complessi che si conoscano in Italia. Come descritto da numerosi autori latini, il promontorio del Gargano era dotato di una fitta ed estesa copertura boschiva. La ricchezza di legname, unita alla disponibilità di selce, ebbero un ruolo fondamentale nel favorire il popolamento nel neolitico. Gli abitati, costituiti in genere da piccoli agglomerati di capanne, occuparono per lo più la fascia costiera a partire dalle coste del Lago di Varano fino a Peschici, Vieste ed anche più a Sud di Mattinata, interessando alcune cavità che si aprono nei profondi valloni che sbucano nel Tavoliere.

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Parco Nazionale dell’ Isola di Pantelleria

Il paesaggio di Pantelleria presenta un unicum speciale: esso è formato dalla fusione fra l’ambiente naturale e l’ambiente antropico, agricolo e tradizionale. Entrambi nascono e si sviluppano dal connubio fra elementi meridionali (africani) e settentrionali (europei), con la decisa dominanza dei primi. Non solo Natura, ma anche cultura agricola tradizionale, ricca di elementi che rendono l’isola “altro” rispetto alle vicine aree africana ed europea.
L’elemento dominante è il paesaggio agricolo, modellato da secoli di lavoro laborioso del contadino/allevatore pantesco i cui elementi architettonici tipici sono il dammuso, i terrazzamenti e il giardino pantesco.

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Parco Nazionale del golfo di Orosei e del Gennargentu

Ergersi sulle vette più elevate a dominare vasti paesaggi o visitare le grandiose residue foreste del Supramonte, inseguire sulle dorsali montane la fuggitiva visione di un branco di mufloni o esplorare i recessi rocciosi alla ricerca di qualcuno dei tanti endemismi floristici, percorrere a piedi le silenziose codule saltando di masso in masso tra macchie e oleandri, o ricercare nei centri abitati il fascino di una cultura antica e originale sarà un’esperienza entusiasmante e indelebile.

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Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena

I primi segni di una presenza antropica su La Maddalena risalgono ad epoca preistorica, come evidenziato da alcune tracce riscontrate presso la penisola dell’Abbatoggia, nel settore nord occidentale dell’isola.
I resti presenti nell’area compresa tra gli approdi di Cala Gavetta e Cala Chiesa – nella zona meridionale – sono invece la testimonianza di un insediamento d’età romana, risalente al periodo compreso tra la prima metà del I secolo a.C. ed il IV secolo d.C..

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Parco Nazionale dell’Asinara

Parco Nazionale dell’Asinara. Più diffusi i segni di una significativa frequentazione antropica in epoca romana. Nella Naturalis Historia Plinio il Vecchio menziona per la prima volta l’Asinara denominandola “Herculis Insula”, esonimo esteso poi anche alla piccola isola Piana.La maggiore concentrazione di tracce risalenti a questo periodo si riscontrano nell’area del Lazzaretto, un’ampia pianura affacciata sul migliore approdo dell’Asinara, quello di Cala Reale.

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Parco Nazionale dell’Aspromonte

Il Parco Nazionale dell’Aspromonte include parte dell’estremo rilievo meridionale della penisola, il cui nome deriva dal termine greco aspros (bianco). Il popolamento di questo territorio è cominciato già dal Paleolitico inferiore ed è documentato nel corso del Neolitico, dell’Eneolitico e dell’età del Bronzo.

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