La Denominazione di Origine Protetta Pomino identifica un’ampia gamma di vini: Bianco (anche Riserva e Vendemmia tardiva), Rosso (anche Riserva e Vendemmia tardiva), Vin Santo, Vin Santo Occhio di Pernice, Pinot Nero, Merlot, Chardonnay, Sauvignon, Spumante Bianco (anche Riserva) e Spumante Rosato (anche riserva).
Uvaggio
I vini Pomino bianchi devono essere vinificati a partire dalle uve dei vitigni Pinot bianco, Pinot grigio e Chardonnay che, da soli o congiuntamente, devono rappresentare una quota minima del 70%. Stessa percentuale e stesso uvaggio, con l’aggiunta del Trebbiano, anche per il Vin Santo. Per le due tipologie di Spumante, bianco e rosato, è invece richiesto un 70% di Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero (soli o congiunti). Nei rossi e nel Vin Santo Occhio di Pernice, si utilizza un 50% (minimo) di uve di Sangiovese e un ulteriore 50% di Pinot Nero e Merlot (massimo). Diversamente, nelle tipologie con indicazione di vitigno, questo deve rappresentare l’85% del totale nei vigneti di provenienza delle uve. Tutte le tipologie di vini Pomino, infine, a concorrenza delle quote mancanti, ammettono l’uso di altri vitigni a bacca analoga, idonei alla coltivazione in Toscana.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
I vini Pomino rossi (vol. 12-12,5%) manifestano marcati sentori di frutti di montagna, mentre al sapore a all’odore fanno emergere i caratteri tipici dei vitigni di provenienza. I vini bianchi (vol. 11-12%), invece, risultano intensi e ampi negli aromi, persistenti e variegati. Le singole tipologie emergono poi per peculiarità uniche, che si sommano a quelle generali della denominazione e che possono essere puntualmente rintracciate nel disciplinare.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione è localizzata nella parte nord orientale della Toscana, in provincia di Firenze, in un territorio di bassa colline e media montagna del comune di Rufina.
Specificità e note storiche
La storia della denominazione Pomino è strettamente legata alla figura di Vittorio degli Albizi che, nella seconda metà dell’800, si fece promotore di un progetto di diffusione, in Toscana, della viticoltura specializzata.
POMINO DOP