Il carpione tradizionale piemontese era composto da metà parte di acqua e metà di aceto, salvia e aglio, a seconda delle ricette e dei gusti e dei luoghi spesso si aggiungevano sale spezie e zucchero ed altri ingredienti.
I pesci erano fritti in olio ben caldo, dopo la frittura venivano leggermente raffreddati e poi posti in contenitori e riempiti con il carpione e poi chiusi.
L’acidità del carpione permetteva sia la conservazione del prodotto, sia l’insaporimento tipico del BRUSC che tanto era apprezzato dai Piemontesi.