Questo dolce tipico delle feste fa parte della cultura tradizionale contadina da molto tempo. Giovanni Capnist nel suo libro “I dolci del Veneto”, edito da Franco Muzzio Editore, cita alcune ricette di nobili famiglie datate 1860, 1890 e li descrive come biscottini tipici della zona di Schio; la loro caratteristica è data dal fatto che, se ben riusciti, quando vengono immersi nel vino si inzuppano così celermente da piegarsi e cadere nel sollevarli alla bocca. Questa forma di inettitudine, di goffaggine, è il motivo per cui si definisce a Schio come “pandolo” chi non è proprio un “dritto”. Una vecchia pasticceria di Schio conserva ancora una lettera di ringraziamento della Reale Casa, concessa dall’allora Re Vittorio Emanuele che, durante una visita alla città e al lanificio Rossi, ebbe modo di degustare questo tipico biscotto.
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Pan del Santo PAT del VENETO
Il “pan del Santo” deriva da un’antica tradizione dei frati della Basilica del Santo, che donavano ai poveri ed ai viandanti, fuori dal Sagrato della Basilica, il pane per alleviare la loro fame. Col tempo, i mastri pasticceri della zona, memori di quella tradizione e per accontentare le richieste dei turisti sempre più numerosi, hanno elaborato la ricetta del pane, creando un prodotto dolciario apprezzato e rinomato anche grazie alla tradizione di comunione e altruismo che esso sottende.
View More Pan del Santo PAT del VENETOPan de le feste PAT del VENETO
Questo pane era tipico delle feste invernali (Natale, Epifania, Carnevale) come prodotto rustico e casereccio. Esso consentiva di sfruttare i prodotti tipici della zona come il granoturco, le noci, le nocciole e i fichi secchi, che lo rendono oltremodo sostanzioso e gustoso.
Il primo documento in cui il pane in oggetto sembra citato è addirittura cinquecentesco e si riferisce ad una poesia del Notaio bellunese Bartolomeo Cavassico. Nella sua Oda XXV, dal verso 77 al verso 92 così si legge “… No magne pan con fighe,/ no me sa bon el dolz,/ e teme zir descolz/ e senza braghe/ No me sa bon pi fraghe/ me sa bon casunciei/ e pan dur cun turtiei e cun la iada …”
Pan co l’ùa PAT del VENETO
Si prepara il panetto di “levà” diluendo il lievito di birra in acqua tiepida ed impastando con la farina. Si lascia lievitare per qualche ora al tiepido. Quindi si fa una fontana col resto della farina di frumento ed al centro si pone l’uvetta fatta rinvenire nell’acqua tiepida, lo zucchero e il burro sciolto. Si impasta il tutto aggiungendo un pizzico di sale; quindi si pone il pane a riposare in luogo tiepido per 3-4 ore coperto con un panno. Si ritaglia nelle forme desiderate e si inforna a calore moderato per un’ora e mezzo circa. Ottimo da assaporare da solo come alternativa al prodotto dolciario.
View More Pan co l’ùa PAT del VENETOPan co la suca PAT del VENETO
Il “pan co la suca” nel Veneto è tipico delle feste e fa parte della cultura tradizionale contadina da tempo immemorabile.
View More Pan co la suca PAT del VENETOPan biscotto PAT del VENETO
Nel Polesine il pan biscotto era tradizionalmente preparato nelle “casade” (fattorie) di campagna, dove vi era un forno a legna che veniva adoperato dai salariati. Mediamente si faceva il pane per la famiglia ogni 15 giorni, era quindi necessario ottenere un prodotto facilmente conservabile. Nel Basso Vicentino il pan biscotto viene fatto da molte generazioni in tutti i panifici proprio dove si trovano antichi mulini ad acqua.
View More Pan biscotto PAT del VENETOPagnotta del doge PAT del VENETO
La “pagnotta del doge” è un prodotto dolciario inserito nel menù dei banchetti del doge Valier, ultimo nobile veneziano a soggiornare nel comune di Villadose e a questi è legato il suo nome. In origine era una pagnotta addolcita con miele, fichi, burro, uova, noci tutti prodotti della poca terra coltivabile, visto che, a quel tempo “Villa del doge”, sorgeva in una zona paludosa. Oggi quel dolce particolare è stato leggermente rivisto nella ricetta originale ma conserva un gusto e una delicatezza del tutto particolari. Questo dolce ha il suo apice di vendita durante il periodo natalizio e durante l’inverno in generale, ma viene commercializzato con successo anche durante il resto dell’anno.
View More Pagnotta del doge PAT del VENETOMontasù PAT del VENETO
Il “montasù” è un pane con crosta consistente prodotto con farina di grano tenero tipo “0”, acqua, lievito naturale e sale.
View More Montasù PAT del VENETOMerletti Santantonio PAT del VENETO
Pasticcino con uova, farina, burro, mandorle affettate e marsala.
View More Merletti Santantonio PAT del VENETOMantovana PAT del VENETO
La “mantovana” è un pane a forma di due conchiglie appaiate, prodotto con farina di grano tenero tipo 0, acqua, lievito, sale e malto.
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