Dolce bissioleta PAT del VENETO

La “bissioleta” è una specialità dolciaria tipica della cucina povera, dei biscotti da forno secchi, non farciti, ad impasto unico e forma tipica ad “esse” o a “serpentello” di colore marroncino chiaro. I biscotti sono prodotti con farina, burro, fecola, zucchero, uova, latte, lievito, sale, aromi naturali.

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Colomba pasquale di Verona PAT del VENETO

La colomba fu creata a Verona, alla fi ne dell’Ottocento. La sua origine risale ai pani plastici della tradizione egiziana e greca, che continuò poi con quella romana e avevano funzioni magiche e votive. Queste tradizioni, mutate nei significati, si mantennero col Cristianesimo ed assunsero, nelle varie regioni e province, forme e significati diversi; nel periodo pasquale, centro della fede cristiana, questa manifestazione a Verona è continuata con la produzione di pani dolci. Nella seconda metà dell’Ottocento, con l’introduzione del lievito di birra in sostituzione del lievito naturale e il progresso della tecnica molitoria (nel 1830 compaiono i mulini a cilindri), le tecniche dolciarie andarono sempre più raffinandosi creando delle vere e proprie attività di fine pasticceria con l’aggiunta di mandorle, nocciole e frutta candita, come la “colomba pasquale di Verona”; si tratta dell’espressione d’un alto livello di pasticceria artigianale che rappresenta un’importante specializzazione agroalimentare dell’industria veronese.

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Capezzoli di Venere PAT del VENETO

La ricetta per la preparazione dei “capezzoli di Venere” appartiene alla tradizione pasticcera della cittadina di Legnago, nel veronese, e veniva utilizzata per feste di compleanno e matrimoni. Dopo un lungo oblio, questo prodotto dolciario fu riscoperto quando, grazie al pezzo teatrale “Amadeus” di Pether Shaffer (1979) e all’omonimo film diretto da Milos Forman (1984), tornò alla ribalta il musicista legnaghese Antonio Salieri (1750-1825), compositore ed autore musicale che entrò, sin da giovane, alla corte di Vienna (1766) e nelle grazie dell’Imperatore Giuseppe II. Ogni volta che il Salieri partiva però dalla sua Legnago era solito portare in dono alla corte viennese dei dolci molto apprezzati, in particolare i “capezzoli di Venere”; Ignaz von Mosel (1772-1844) nel 1827 scrisse “Sulla vita e le opere del Salieri”: “Salieri era più di corporatura piccola che robusta… beveva solo acqua, ma amava molto pasticcini e dolci…”.

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Bossolà di Chioggia PAT del VENETO

La tradizionalità di questi biscotti, nel territorio di Chioggia, è attestata da fonti scritte che risalgono alla metà del Seicento. I bussolài sono citati in un documento di una visita pastorale effettuata l’11 maggio 1644 presso il monastero di S. Francesco: «… Si cucina in casa e sono io et una conversa al furno. Non si dà fuori farina se non per far i buzzolai per il convento che si fanno di Pasqua e de Nadale, et qualche altra volta si fa qualche torta che ordina la Madre Abbadessa …»

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Biscotti pazientini PAT del VENETO

Il ricordo popolare riconduce l’origine di questi deliziosi biscotti al periodo della Serenissima Repubblica, quando i mercanti veneziani portavano dai loro viaggi ingredienti all’epoca sconosciuti. I maestri pasticcieri veneti crearono così i “pazientini”, vere specialità preparati con mandorle, nocciole, farina e zucchero, la cui denominazione ricorda quei dolcetti conventuali che erano chiamati “pazienze”.

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