Peperone di Capriglio PAT

Il Peperone di Capriglio, appartiene alla specie Capsicum annuum. Si tratta di una cultivar locale caratterizzata da frutti di medio-piccole dimensioni, selezionata e coltivata da più di 100 anni nel Comune
di Capriglio d’Asti. È una varietà di peperone molto antica che risulta essere simile, dal punto di vista fenotipico e genotipico, alla cultivar che, attraverso successivi incroci, ha determinato le attuali varietà di peperone in commercio (Quadrato d’Asti, Peperone di Cuneo).

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Peperone di Cuneo PAT

Il segno distintivo del Peperone Cuneo, in particolare tra la fine dell’estate e l’autunno, è la caratteristica colorazione antocianica della zona apicale, meglio conosciuta come “baffo”. Le bacche del Peperone Cuneo evidenziano una totale assenza del carattere piccantezza della polpa; solo in alcune situazioni di stress ambientali è possibile riscontrare una leggera presenza di piccante nella polpa.

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Patate di montagna PAT

La coltivazione della patata ha antiche tradizioni in tutto l’arco alpino piemontese; documenti storici evidenziano come la coltivazione della patata si sia diffusa nelle vallate del Saluzzese a partire dal 1810, in concomitanza con un periodo particolarmente difficile per l’agricoltura locale. La riduzione delle produzioni di cereali – principale fonte di sostentamento per le popolazioni locali – ed il conseguente incremento dei prezzi di vendita avevano spinto le popolazioni ad avviare la coltivazione della patata.

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Patata di entracque PAT

La coltivazione della patata ha antiche tradizioni in tutto l’arco alpino piemontese; grazie a questo prezioso tubero, utilizzato per la realizzazione di numerosi piatti tipici della cucina locale a partire dalla metà del 1800, anche le popolazioni montane di quest’area cuneese sono riuscite a superare periodi di carestia. Un tempo le Patate di Entracque erano molto ricercate sul mercato piemontese e nella vicina Liguria. In questi ambienti montani, sino alla fine degli anni ’50 – inizio anni ’60 del secolo scorso, venivano riprodotti i due ecotipi autoctoni denominati Piatlina di Entracque e Quarantina di Entracque, destinati alla semina in altre aziende del Cuneese.

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Liquore al finocchietto selvatico PAT

Il liquore finocchietto selvatico viene prodotto nella provincia di Salerno e in tutte le aree interne della regione. Il liquore ha un colore giallo paglierino ed una gradazione alcolica di circa 30° gradi ed è particolarmente apprezzato per le sue spiccate proprietà digestive, tanto che, oltre ad essere prodotto per uso domestico, è stato commercializzato con successo da alcuni laboratori artigianali locali che lo vendono in bottiglie di diverse fogge e dimensioni. Per prepararlo si lasciano macerare in alcool per 15-20 giorni i semi secchi di finocchietto selvatico, preparato a cui si unisce lo sciroppo di acqua e zucchero. Non è necessario lasciarlo riposare, una volta imbottigliato si può, infatti, consumare subito, preferibilmente freddo.

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Meloni di Isola San Antonio PAT

Le condizioni pedoclimatiche che caratterizzano le pianure dell’alessandrino, in particolare l’areale di Isola San Antonio, hanno favorito la diffusione delle coltura del melone all’interno di numerose aziende agricole. L’ambiente di produzione è caratterizzato da buona luminosità nei mesi estivi, intense escursioni termiche giornaliere e ventilazione. Accanto ai fattori ambientali, merita di essere menzionata anche la notevole professionalità degli operatori agricoli capaci di gestire al meglio una coltura difficile quale è il melone.

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Mele del Piemonte PAT

Il gruppo varietale Golden Delicious è originaria degli USA, dove fu rinvenuta nel 1890. Il frutto è caratterizzato da tipica forma allungata (tronco-conica, in gergo tecnico) e regolare. Il colore della buccia vira gradualmente dal verde al giallo all’approssimarsi della raccolta. L’epidermide è liscia, talvolta velata da lieve rugginosità; i repentini abbassamenti di temperatura e valori elevati di umidità relativa in fase di maturazione – particolarmente frequenti nell’altopiano cuneese – inducono spesso la formazione di un leggero quanto attraente sovraccolore rosso, noto come faccetta rossa.

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