Funghi sott’olio PAT Liguria

Si scelgono esemplari giovani e freschi non parassitizzati, si puliscono, si lavano e si asciugano. Si prepara un liquido composto da vino bianco secco e aceto bianco forte. Si fanno bollire nella pentola, aggiungendo sale e aromi. La cottura deve avvenire in circa 15 minuti, controllando la consistenza. Una volta cotti, i funghi si distendono sul tavolo di lavorazione, si asciugano e si sgocciolano. Quindi si dispongono interi o tagliati nei vasi di vetro, di varie dimensioni, con olio extra vergine di oliva.
I funghi sott’olio possono essere anche ricavati dalla lavorazione del prodotto in salamoia: in questo caso si procede alla dissalazione del fungo fino a un 5% circa. Successivamente si mette in concia bollente, con aromi vari, per molte ore e infine si procede alla conservazione sott’olio.

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Funghi Porcini PAT

Il fungo porcino (Boletus edulis) è presente spontaneo nei boschi di tutto il territorio montano regionale, con sfumature organolettiche diverse da valle a valle. La raccolta dei funghi avviene in boschi di castagno, cerro, faggio, carpino e frassino. I porcini di faggio sono bianchi e allungati mentre quelli di castagno si presentano più scuri e dal gambo rosso. La raccolta e la trasformazione di diverse varietà di funghi porcini è documentata da diverse fonti, tra cui alcuni scritti conservati in un monastero femminile di Varese Ligure. Al fungo è stata riconosciuta dalla legge la caratteristica di risorsa locale. 

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Frittelle della Val Bormida o di San Giuseppe PAT

Difficile dire quando è nata, certo è che a Cengio “le Frittelle” hanno una loro “festa” che dal 1969 si svolge nella frazione di Rocchetta. Dagli archivi si evince che negli anni 70 questa festa era una delle principali manifestazioni della Valle, richiamando visitatori sia dal Piemonte che dalla Liguria. La più caratteristica è stata la quarta edizione, quella del 1972, con la “frittella d’oro”: una frittella d’oro veniva inserita nel sacchetto contenente le frittelle. Dal 1973, la Frittella dolce di Cengio ha un suo logo.

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Focaccine di mais PAT

Le focaccine di mais sono diffuse su quasi tutto il territorio regionale e cambiano nome e dimensioni a seconda del luogo di produzione: fugassetta in val Petronio e dintorni, revzora in valle Stura.
Anche il metodo di cottura subisce delle variazioni a seconda delle consuetudini locali: in val Petronio e levante ligure si cuociono utilizzando i testetti, tegami di argilla fatti arroventare direttamente sul fuoco, in altre zone nel forno a legna, come in valle Stura. Dopo la cottura il prodotto risulta  friabile e decisamente saporito.

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Farinata di Zucca PAT Liguria

La farinata di zucca si cuoce in forno, come la farinata di ceci, in una teglia bassa, o testo; per la sfoglia si usa farina di grano, acqua e olio extra vergine di oliva; per il ripieno si usa della zucca cruda scolata della sua acqua, parmigiano reggiano, maggiorana o origano a piacere. Stesa la sfoglia e ricopertala del ripieno di zucca, si coprono i lati della teglia con la sfoglia rimanente, e si mette in forno a cuocere;

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Focaccia con le pellette di olive PAT

Focaccine fritte o al forno, nel cui impasto viene inserita la pelle (epicarpo) dell’oliva, conservato sott’olio.Della focaccia esistono varie versioni nate dalla fantasia e spesso dall’esigenza di non sprecare nulla, come la focaccia con le olive, co-e porpe, come si chiama nel Levante, co-a murcia come si chiama nel Ponente, per non buttare le olive già spremute; con le cipolle, con la salvia e infine con il formaggio. La versione base è una pasta di pane semplice calda e fragrante che può accompagnare la giornata dalla colazione mattutina allo spuntino notturno

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Alessandria Comune di BASALUZZO Piemonte

Le prime notizie storiche dell’agglomerato urbano di Basaluzzo risalgono al primo millennio A.C. ad opera di popoli liguri provenienti dalla Spagna ed insediatisi nella valle situata tra l’Orba ed il Lemme. Fu conquistato dai romani e chiamato Bis Lucus (fra due boschi) termine da cui deriva l’attuale nome. Dalla nascita di Alessandria nel 1168 ne seguì le vicende storiche, venne a far parte dal 1798 della Repubblica francese e fu scenario nell’anno successivo della Battaglia di Novi fra truppe francesi ed austro-russe. Cessata la dominazione francese fu annesso al Regno di Sardegna fino al 1847, seguì le vicende delle guerre d’indipendenza italiane e dal 1870 diventò comune.

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Focaccia PAT

Un amore incondizionato ed incontaminato dalle mode spesso fuorvianti, un amore che trova la sua ragione d’essere nella semplicità degli ingredienti: farina, acqua, lievito, olio, sale, elementi semplici che danno origine ad un piatto genuino e schietto come il carattere dei Liguri e della Liguria. Anche della focaccia esistono varie versioni nate dalla fantasia e spesso dall’esigenza di non sprecare nulla, come la focaccia con le olive, co-e porpe, come si chiama nel Levante, co-a murcia come si chiama nel Ponente, per non buttare le olive già spremute; con le cipolle, un efficace deterrente per marinai fedifraghi, con la salvia ed infine con il formaggio.

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