Il Bussolano, conosciuto anche come Bisulan, era il dolce tipico delle classi popolari.
Si tratta di una ciambella asciutta che, nella versione classica, era anche durissima, perché un tempo non esisteva il lievito chimico, che invece oggi gli conferisce morbidezza. La forma del Bussolano può essere a ciambella classica col buco, oppure a panetto rettangolare.
Proprio a causa della sua tradizionale durezza, si mangia sempre accompagnato con il vino, spesso inzuppato nel vino stesso.Consigliamo di utilizzare prodotti naturali
Tag: Prodotto agroalimentare tradizionale
Burro (butirru bitiru) PAT
Burro Sottoprodotto della lavorazione dei formaggi delle varie zone dell’entroterra. Le caratteristiche sono variabili a seconda della zona di produzione del formaggio e dei pascoli utilizzati. Normalmente la resa è bassa in quanto il periodo di affioramento della panna (frazione grassa del latte) è ridotto a 12 ore, che corrispondono alla notte che intercorre tra la mungitura e la lavorazione del formaggio. La produzione è stagionale.
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Risale agli inizi del ‘900 la fondazione a Masone, in valle Stura, di una piccola centrale per la distribuzione del latte e dei suoi derivati. Il latte viene prodotto da bovini in maggioranza di razza Bruna e in misura minore di razza Frisona e Cabannina.
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Il pestato di olive di Gaeta è un composto per condimenti a base di olive, alici, capperi ed olio extravergine di oliva. Il colore è marrone violaceo. La materia prima è costituita dall’oliva di Gaeta (in salamoia, prodotto secondo il tradizionale sistema alla Itrana), alici sotto sale del Golfo di Gaeta conservate in vasi di coccio, capperi ed olio extravergine di oliva anche monovarietale di Itrana.
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Il pecorino della Sabina e un formaggio a pasta dura e grassa; forma cilindrica a scalzo; pezzatura da piccola a molto grande (1, 2, 3, 4, 7 e 23 kg); colore della pasta giallo pagliarino; stagionatura da 3 a 6 mesi; sapore leggermente salato e piccante.
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Burro di forma rettangolare, di colore biancastro e sapore di panna. Il burro di San Filippo in origine la preparazione del burro avveniva per semplice affioramento della crema recuperata con un mestolo forato.
View More Burro di San Filippo PATCoregone del Lago di Bracciano PAT
Nel Lago di Bracciano, fra le varie specie ittiche, è presente una popolazione di coregone appartenenti all’ordine Salmoniformes, famiglia Salmonidae, inserita nel più ampio gruppo dei Teleostei (pesci ossei) sottofamiglia Coregoninae, genere Coregonus e specie Coregonus lavaretus (Linnaeus, 1758).
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Il Coregone del Lago di Bolsena (detto anche lavarello) appartiene alla famiglia Salmonidea, sottofamiglia, Coregoninae, genere Coregonus. Vive nelle acque dolci del Lago di Bolsena, presenta corpo slanciato, schiacciato, protetto da grosse squame cicloidi; testa piccola e bocca leggermente obliqua.
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Burrell’ (scamorza con burro all’interno) è un prodotto caseario a pasta filata che presenta la classica forma di una scamorza ma internamente è farcita con una noce di burro, ottenuto per affioramento della componente grassa (panna) del latte o del siero.
View More Burrell’ scamorza con burro all’interno PAT del LazioMiele di Marasca del Carso PAT Friuli Venezia Giulia
II miele cosiddetto di “marasca” deriva dal nettare di ciliegio canino o ciliegio di S. Lucia (Prunus mahaleb), arbusto che cresce tipicamente sui substrati carbonatici del Carso triestino e isontino. Per l’alto contenuto in fruttosio si mantiene liquido a lungo; si caratterizza per il colore ambrato con riflessi rossastri e un gusto amarognolo che ricorda l’aroma delle mandorle.
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