La “Robusta maculata” è stata selezionata nel 1965, presso la Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, dall’incrocio tra le razze Orpington fulva e White America. Il suo allevamento si è molto sviluppato negli ultimi anni anche grazie al suo aspetto elegante e per le buone doti di rusticità. È stata inserita nell’elenco delle razze avicole a rischio di estinzione e oggetto di specifica sperimentazione. Le tecniche d’allevamento utilizzate sono del tipo estensivo, prevedendo ampi spazi per il pascolo.
View More Gallina robusta maculata PAT VenetoTag: Prodotto agroalimentare tradizionale
Gallina robusta lionata PAT Veneto
La “Robusta lionata” è una razza di polli selezionata nel 1965 alla Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo. Durante il lavoro di selezione sono state utilizzate le razze Orpington fulva e White America. Si tratta di una razza con buona produzione di uova e polli da carne, oggi allevata per la produzione di nicchia. È oggetto di un progetto per la salvaguardia delle razze a rischio di estinzione.
View More Gallina robusta lionata PAT VenetoGallina polverara PAT Veneto
Tra le varie ipotesi sulle origini della “gallina di Polverara” quella più curiosa risale al XIV secolo, epoca in cui il Marchese Giovanni Dondi, di ritorno da un viaggio in Polonia, portò con sé dei polli dall’aspetto insolito: un ciuffo di penne sul capo, i favoriti (due ciuffi sotto gli occhi) e la barba. Dalla tenuta dei Dondi si ambientarono anche al circo stante territorio padovano producendo nuovi in croci e fra questi probabilmente anche la gallina di Polverara. Questa razza avicola è stata celebrata da poeti e scrittori. A partire dal primo ‘900 raggiunse una notevole diffusione e fama per le qualità della sua carne e il gradevole aspetto ma nonostante ciò la “Razza Polverara” dovette piegarsi ad interessi commerciali. Così questa specie rustica, che poco si adattava all’allevamento intensivo, si ridimensionò fino quasi all’estinzione; oggi grazie ad un attento processo di recupero e valorizzazione è stata dichiarata razza protetta dalla Comunità Europea e reintrodotta negli allevamenti familiari.
View More Gallina polverara PAT VenetoGallina dorata di Lonigo PAT Veneto
La gallina ”dorata di Lonigo” è un’antica razza diffusa in tutta la pianura veneta. Ha la tipica morfologia del “pollo italiano” che all’inizio del secolo era diffuso in quasi tutti gli ambienti rurali del nostro Paese. Già nella prima metà del ‘900 polli locali dell’area vicentina erano stati recuperati, migliorati e poi diffusi nelle campagne dalla Cattedra ambulante di agricoltura di Lonigo (Vi). Dagli anni Cinquanta in poi si sono perse le tracce di questa razza che, come altre, è stata per fortuna allevata da qualche agricoltore a scopo di autoconsumo, consentendole di sopravvivere fino ai giorni nostri.
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L’origine di questa razza è incerta. C’è chi la vuole originaria dei Carpazi e chi, invece, di Sumatra o dell’isola di S. Maurizio. Nel nostro Paese la sua presenza è molto antica e non ci sono indicazioni da dove sia arrivata. I polli a “collo nudo” erano conosciuti già nell’Ottocento. Documenti risalenti a quel tempo, descrivono questa razza come molto feconda e capace di fornire carni squisite. Viene poi riferito anche il suo aspetto “.. tutt’altro che bella, anzi ributtante, per il suo collo nudo ricoperto di pelle rosa”. Era ed è apprezzata per la rusticità e per la produzione di uova.
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I progenitori degli attuali polli domestici (Gallus gallus) abitavano la zona meridionale e centrale dell’India; furono portati in Cina verso il 1400-1500 e successivamente in Europa. In quasi tutte le civiltà antiche, i polli sono stati usati dapprima come animali da combattimento, poi sono diventati una risorsa alimentare; gli antichi Romani lo consideravano un piatto prelibato. Sino all’Ottocento l’allevamento del pollo fu confinato nell’ambito dell’attività domestica, di competenza delle donne. La razza “pepoi” è di origine veneta, molto diffusa nella zona nord orientale, ed è l’unica razza nana rurale da reddito attualmente disponibile sul mercato.
View More Galletto nano di corte veneta PAT VenetoFigalét o salsiccia di fegato e uvetta PAT Veneto
I “figalét” sono un prodotto tradizionale della Marca Trevigiana, nell’area pedemontana est, di origine molto antica. Sono salsicce particolari, perché prodotte utilizzando il fegato del maiale e aromi. L’uso delle spezie ha avuto variazioni condizionate dai gusti delle diverse epoche e dalle mode alimentari. Oggi il prodotto si aromatizza con vin santo e uvetta.
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La faraona domestica discende da quella africana, ancora presente allo stato selvatico nella zona occidentale dell’Africa e della quale mantiene identica morfologia. I primi ad addomesticarla, nonostante le sue origini africane, furono i Greci, mentre in Italia arrivò grazie ai Romani. Tuttavia, con la caduta dell’Impero questa razza non venne più allevata e si ridusse drasticamente di numero; fu solo nel basso Medioevo che essa riapparve in Europa, grazie ai Portoghesi che riportarono nel continente alcuni esemplari africani. La razza camosciata fu selezionata, a partire da un esiguo gruppo di soggetti presentati
erroneamente come faraone bianche all’Esposizione Avicola di Parigi, dal Ghigi della Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, sin dal 1922.
Faraona camosciata PAT Veneto
La faraona domestica discende da quella africana, ancora presente allo stato selvatico nella zona occidentale dell’Africa e della quale mantiene identica morfologia. I primi ad addomesticarla, nonostante le sue origini africane, furono i Greci, mentre in Italia arrivò grazie ai Romani. Tuttavia, con la caduta dell’Impero questa razza non venne più allevata e si ridusse drasticamente di numero; fu solo nel basso Medioevo che essa riapparve in Europa, grazie ai Portoghesi che riportarono nel continente alcuni esemplari africani. La razza camosciata fu selezionata, a partire da un esiguo gruppo di soggetti presentati
erroneamente come faraone bianche all’Esposizione Avicola di Parigi, dal Ghigi della Stazione Sperimentale di Pollicoltura di Rovigo, sin dal 1922.
Falso parsuto, prosciutto di petto d’oca PAT Veneto
La produzione di petti d’oca affumicati è tipica della Bassa Padovana, dove l’oca era un tempo molto diffusa e rappresentava una riserva alimentare sostanziale per l’inverno. La tecnica di produzione del “falso parsuto”, il petto d’oca affumicato, appartiene dunque alla tradizione alimentare locale che, grazie al lavoro di alcuni estimatori, continua a essere trasmessa con gli stessi metodi.
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