La carota (Daucus carota ssp. sativus), ottimo ortaggio appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, conosciuta già all’epoca dei Romani, si caratterizza per la radice a fittone di colore arancione, dal cui colletto si sviluppano le foglie, tutte basali, picciolate, profondamente incise. L’infiorescenza, portata da un lungo stelo (fino a 30 cm d’altezza), è formata da minuscoli fiorellini bianco-verdastri. I semi sono piccolissimi.
View More CarotaTag: Semina 05 Maggio
Cavolfiore
I cavolfiori sono uno dei principali ortaggi della famiglia dei cavoli (scientificamente dette piante brassicacee o crucifere). Si tratta di una coltivazione interessante, che non può mancare in un buon orto biologico, anche perché questi cavoli non temono il freddo: il cavolfiore può occupare le parcelle dell’orto anche nei mesi autunnali quando le varietà seminabili diminuiscono. La pianta ha un ciclo colturale biennale, forma una radice fittonante profonda che serve a sostenere il fusto, sulla cui sommità si formerà una corposa infiorescenza a palla. Quest’ultima è chiamata corimbo ed è appunto è la parte che si mangia.
View More CavolfioreArachidi
Le arachidi richiedono molta acqua in fase di germogliazione e poca durante la maturazione. Non va arricchito il terreno, perché le arachidi, come tutte le leguminose, sono fissatori di azoto e arricchiscono il terreno da sé.
View More ArachidiAcetosa
L’acetosa, detta anche “erba brusca”, è ricca di vitamina C, motivo per il quale è di recente ricomparsa negli orti italiani, dopo un’assenza prolungata durante la quale , addirttura, veniva censita solo come erba selvatica. La presenza spontanea di acetosa selvatica indica un terreno olto ricco di azoto. Ha bisogno diessere nutrita, di un terreno ricco e di umidità costante. Cresce meglio in posizione ombreggiata. Non serve riseminarla se non nelle zone montane, ributta dallo stesso ceppo dopo il taglio.
View More AcetosaMelanzana BIO
Per la coltivazione della melanzana (Solanum melongena L.) si deve considerare che il terreno deve essere preparato con una lavorazione molto profonda, non argillosa e con dosi di letame maturo da interrare a 5-6 Kg al mq (con disponibilità di polline il quantitativo non deve mai superare il Kg); tuttavia il concime più apprezzato dalle melanzane è il letame di vacca maturo. Non utilizzare mai l’azoto sia per i suoi effetti negativi sulla nutrizione umana sia perché causerebbe un’eccessiva caduta dei fiori.
View More Melanzana BIOCatalogna cicoria, puntarelle
La produzione delle puntarelle è sicuramente un’avventura di sicura soddisfazione. Per questa coltivazione vanno utilizzate prevalentemente due varietà di cicoria (Cichorium intybus), e cioè: la cicoria puntarella di Gaeta, caratterizzata da germogli più lunghi e affusolati e la varietà cicoria puntarella di Galatina, caratterizzata invece dai germogli interni più grossi e compatti.
View More Catalogna cicoria, puntarelle Cavolo Cappuccio
Coltivazione BIO
Il cavolo cappuccio è una pianta biennale, varietà di Brassica oleracea. Ha la caratteristica di avere le foglie esterne lisce, concave e serrate, che racchiudono le foglie più giovani in modo da formare una palla compatta detta “testa” o “cappuccio”.
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Fagiolini
Il fagiolino (Phaseolus spp.) appartiene, insieme a fagiolo, fava, cece, arachide, pisello, lenticchia e lupino, alla grande famiglia delle Leguminose, ed è arrivato in Europa dopo la scoperta dell’America. È una specie con portamento cespuglioso e altezza compresa fra 40 e 60 cm nelle varietà nane, oppure con fusto volubile e alto diversi metri nelle varietà rampicanti.
View More FagioliniBiete da taglio o erbette
La bietola ha origini antichissime: la sua antenata era parte delle coltivazioni della preistoria, quando si diffondeva naturalmente nella zona costiera caratterizzata dalla sabbia, nell’area del bacino Mediterraneo. I Babilonesi iniziarono già 3000 anni fa a cimentarsi per sviluppare la grandezza della foglia di questa pianta. Anche le popolazioni etrusche e quelle romane la utilizzavano nelle loro pietanze.
View More Biete da taglio o erbetteCicoria da taglio
Le cicorie sono piante da orto biennali, che montano a seme nel secondo anno di vita a meno di errori colturali (come ad esempio una semina troppo anticipata). Come le lattughe, anche le cicorie le suddividiamo in due gruppi: da taglio e da cespo. Abbiamo già parlato di come coltivare alcune varietà da cespo: cicoria grumolo, insalata belga e radicchio. Le cicorie da taglio invece sono insalate che continuano a produrre per tutto l’anno, finché non vanno in seme, si raccolgono tagliando le foglie ma lasciando la pianta, che ricaccia permettendo dopo qualche settimana di coglierne ancora. Per questo sono un’ottima scelta per un bell’orto domestico biologico, in quanto forniscono regolarmente insalata alla famiglia. Le più diffuse varietà da taglio sono l’insalata spadona o cicorino e la cicoria Triestina.
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