1.2 L’Italia crocevia di migrazioni frutticole – ViVi Green

In Italia c’è un numero elevatissimo di specie distribuite tra le regioni del Nord, del Centro, del Sud e delle isole (Sicilia e Sardegna), anche se quelle coltivate oggi costituiscono non più del 10% di una lunga lista. La forte vocazione agricola italiana ha alle spalle un lungo e lento percorso di selezioni e coltivazioni. A partire da 8 mila anni fa, a un nutrito gruppo di specie indigene si sono sommate numerose specie esotiche, e già nel IV millennio a.C. si documenta la coltivazione dei fruttiferi più emblematici del nostro Mediterraneo, quali olivo, vite e fico, mentre ciliegio, susino e melo, raccolti per lungo tempo allo stato spontaneo, avranno la loro massima diffusione solo quando si sarà affermato l’innesto (anno mille a.C.).

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1.1 I frutti antichi nella letteratura – ViVi Green

Il nome dei frutti antichi è spesso collegato all’epoca di maturazione (Fico d’Agosto) e alla località di provenienza (Pero Marchisciano), mentre altre volte il frutto riporta il nome del contadino (Pero Marcantonio) che lo trova e lo coltiva. Plinio elencava 39 tipi di pero e parlava di Pere Picentine, Pere Alessandrine, Pere Pompeiane per evidenziarne la provenienza, nonché Pere Cucurbitine, per sottolinearne la pezzatura grossa o globosa. In una sintetica ricostruzione storico-letteraria è fondamentale l’opera del botanico Pier Antonio Mattioli che, in una traduzione in volgare de “I Discorsi” di Pedacio Dioscoride Anazarbeo, attualizza argomentazioni sulla materia medicinale, Commentarii in Pedacii Dioscoridis Anazarbei de Materia Medica (1554), e tratta sia le piante di Dioscoride che quelle conosciute nei tempi in cui egli stesso visse.

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1.0 Frutti antichi, solo una questione di sapori perduti? – ViVi green

Da quando gli agricoltori tradizionali hanno smesso di coltivare i frutti tipici della loro terra non hanno trovato la corrispondenza identitaria con la propria tradizione, smarrita insieme ai frutti perduti. Si è trattato di un campanello di allarme della perdita di gran parte dei frutti locali e un chiaro segnale del fatto che, alle variegate tipologie di prodotti strettamente vincolate ai diversi tipi di terreno coltivato, alle stagioni, nonché alle memorie di una comunità o di un paese, sono subentrate varietà moderne per le quali ci sono le industrie alimentari e sementiere, ormai diventate grandi multinazionali, che in ogni momento possono imporre la frutta più richiesta dal mercato a discapito della biodiversità.

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I venti frutti dimenticati ViVi green

L’ARANCIA DI PANTELLERIA ha la particolarità di essere coltivata esclusivamente all’interno dei “giardini” di Pantelleria, strutture in pietra, soprattutto di forma circolare, all’interno delle quali viene coltivato un albero di agrume, un arancio o più raramente un limone. Purtroppo oggi molti giardini di Pantelleria non ricevono più la manutenzione e molte varietà locali di alberi da frutto coltivati per secoli si stanno perdendo. I frutti maturano a novembre/dicembre, hanno la buccia sottile, e ne esistono due varietà, una dal sapore più dolce e una più amaro

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ViVi green – Lo sviluppo sostenibile, i cibi e l’impronta ambientale

Come abbiamo già visto, oggi stiamo assistendo ad una diminuzione della biodiversità, che è la varietà degli esseri viventi (piante, animali e microrganismi) che popolano la Terra. Grazie ad essa la natura ci fornisce cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita. Purtroppo oggi un numero molto elevato di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione.

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La dieta mediterranea

Quello più vicino a noi è la dieta mediterranea: una combinazione di alimenti, molto diffusi nelle zone intorno al Mar Mediterraneo, che è rimasta sostanzialmente uguale dall’antichità fino ad oggi. Essa è diventata famosa da quando, nel secolo scorso, alcuni scienziati hanno scoperto che le popolazioni che consumavano questi cibi si ammalavano di meno e vivevano più a lungo rispetto a quelle di altre parti del mondo. Oggi la “Dieta Mediterranea”, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio Culturale dell’Umanità, è ormai riconosciuta in tutto il mondo come modello di alimentazione sana e di qualità.

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Frutti in via di estinzione ViVi green

Come abbiamo già visto, oggi stiamo assistendo ad una diminuzione della biodiversità, che è la varietà degli esseri viventi (piante, animali e microrganismi) che popolano la Terra. Grazie ad essa la natura ci fornisce cibo, acqua, energia e risorse per la nostra vita. Purtroppo oggi un numero molto elevato di specie animali e vegetali sono a rischio di estinzione.

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Viva la frutta ViVi green

I menù preferiti dalle popolazioni delle diverse civiltà raccontano storie complicate di traffici, migrazioni, commerci, guerre e conquiste. Tanto che molti cibi che noi oggi consideriamo indigeni e rappresentativi di una certa cultura e Paese non sono affatto originari di quel territorio.

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