Fagiolo borlotto nostrale toscano PAT

Ha colore rosso vinaccia intenso con striature più chiare. La buccia ha la consistenza tipica del borlotto e varia a seconda dei tipi di terreno. Si semina ad aprile-maggio, predilige i terreni sciolti e reagisce bene a una concimazione azoto-potassica; è molto sensibile agli attacchi degli afidi. La pianta è ad accrescimento determinato e forma due palchi di fagioli; la maturazione è scalare, pertanto si consuma prevalentemente fresco.

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Fagiolo borlotto nano di Sorano PAT Toscana

Il fagiolo borlotto nano di Sorano è una cultivar ad accrescimento determinato, non ha bisogno di sostegni. Il seme è reniforme, di colore bianco con screziature rosse. Si produce da aprile a giugno. Dopo la preparazione del terreno e la concimazione di fondo, il seme viene messo a dimora a file in aprile. È una cultivar piuttosto esigente, richiede buona irrigazione e concimazione, terreni freschi e ben drenati. La raccolta, manuale, avviene a luglio.

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Fagiolo borlotto di Maremma PAT Toscana

Il fagiolo borlotto di Maremma è un fagiolo rampicante dalle foglie verde scuro, opaco, e dal fiore rosa pallido; è caratterizzato da un baccello piuttosto grande che può raggiungere la lunghezza di 17,5 cm e la larghezza di 1,5 cm. Il seme è grande, di colore roseo con screziature color porpora, di consistenza dura. Si produce da aprile a luglio. La semina avviene ad aprile a seguito di una preparazione del terreno e di una concimazione di fondo. Necessita di terreni sciolti e irrigui. La raccolta, a giugno-luglio, è manuale.

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Fagiolo aquila PAT Toscana

Il fagiolo aquila è un rampicante vigoroso a maturazione scalare con baccello verde, tozzo, piuttosto rugoso da cui il nome Lupinaro. Il seme è di colore bianco con una macchia scura a forma di aquila in corrispondenza dell’ilo; è piuttosto grande, circa 2 x 3 cm, ha forma ovale ed è leggermente schiacciato. Di grande qualità dal punto di vista organolettico può essere consumato sia come legume fresco (data l’assenza di filo) sia come fagiolo sgranato.

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Fagiola schiacciona PAT Toscana

Legume di colore bianco e di forma tondeggiante e schiacciata. Si semina da metà aprile a metà maggio e la pianta è ad accrescimento indeterminato. Ha un ciclo di produzione di circa 70-80 giorni, con produzione scalare. È molto esigente quanto a condizioni climatiche e, se queste non sono più che idonee, interferiscono negativamente sull’allegagione e sulla produzione. Il fiore è bianco e il seme è circa la metà del fagiolo spagnolo. Il seme viene seccato unicamente per la riproduzione.

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Dormiente della montagna pistoiese PAT Toscana

Il dormiente della Montagna Pistoiese (Hygrophorus marzuolus), è un fungo conosciuto anche con gli appellativi di “dormiglione” o “marzuolo”; si caratterizza per il cappello di colore variabile dal bianco grigiastro al grigio brunastro, per le lamelle che sono bianco-grigio, spaziate, di consistenza burrosa e un po’ decorrenti. Il gambo, solitamente tozzo e cilindrico, ha un colore che va dal bianco al subconcolore al cappello. La carne è bianca o grigiastra, dal gradevole profumo che ricorda il miele; il sapore è molto delicato. Spesso è presente con numerosi carpofori anche cespitosi e molto interrati nella lettiera delle conifere, tanto da renderne difficile l’avvistamento

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Confettura di purnelle fiaschette PAT Toscana

Le purnelle fiaschette sono particolari prugne spontanee della zona di Roccalbegna, di forma romboidale (da cui deriva il nome) e della lunghezza di circa 3 cm. La confettura appare di consistenza densa, di colore marrone tendente al rosso e sapore dolce con retrogusto asprigno.

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Cocomero gigante PAT Toscana

Questo frutto è un peponide di grosse dimensioni (spesso raggiunge e supera i 15 kg), di forma sferica leggermente allungata con buccia spessa, circa 2 cm, di colore verde molto scuro con leggerissime striature colore verde medio/scure. Esistono due sottotipologie di cocomero Gigante di Fontarronco in base alla superficie della buccia: il primo, più diffuso, presenta 10-15 solcature per frutto, molto evidenti che, come si dice, “marcano la fetta”; la seconda varietà invece, presenta una buccia quasi liscia, o con solcature meno evidenti, soprattutto al tatto. La polpa del frutto è di colore rosso intenso, la grana è grossolana e filamentosa infatti i fasci fibro-vascolari sono molto visibili ad occhio nudo sia per le loro dimensioni spesse che per il colore biancastro.

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