Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
tajadeli verdi
Sfoglia con uova, farina, bietole e/o spinaci. Cuocere gli spinaci e/o le bietole, strizzateli ben bene e passateli al tritatutto. Fare la sfoglia e unirvi il verde. Tirate la pasta in sfoglie sottili e tagliarle a strisce larghe più di un dito. Quando saranno un po’ asciutte, cuocetele in acqua salata.
Tradizionalità
Pochi sanno che le tagliatelle hanno una loro storia, curiosa, ispirata dalla bellezza femminile. Protagonista è un tale Zaffirano, cuoco di Giovanni II da Bentivoglio, presente alle nozze di Lucrezia Borgia (1501) con il Duca d’Este. Lucrezia Borgia aveva magnifiche chiome bionde e mastro Zaffirano, ammirandole, avrebbe lì per lì inventato, in onore di tali chiome, morbidissime tagliatelle che però non servirono come primo piatto, ma come copertura a ricchissimi piatti di carne.
Curiosità
“L’usanza delle tagliatelle verdi è tipicamente emiliana. La “base” verde, che trionfa soprattutto a Reggio Emilia, serve anche per l’altra infinita varietà di pastasciutte e lasagne.
Referenze bibliografiche
- Gosetti della Salda Anna, Le ricette regionali italiane, Milano, La cucina italiana, 1967, pag. 418;
- Da Ferrrari Marta, Ricette e racconti della mia Reggio, Cadelbosco di Sopra, Conad Emilia ovest, 1993, pag. 64.
Territorio di produzione
Provincia di Reggio Emilia.
Fritloc o frittelle di castagne PAT Emilia Romagna
Zampanella PAT Emilia Romagna
Cassatella PAT Emilia Romagna
Foderare uno stampo coi savoiardi inzuppati di Alchermes e Sassolino, quindi riempirlo con il composto, sistemarlo bene e livellarne la superficie. Porre il dolce in frigorifero nel reparto freezer e lasciarvelo per almeno un paio d’ore. Pochi minuti prima di servire capovolgere la “cassatella” sul piatto di portata.