Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
Tritura, panata, minestra degli sposi, minestra del paradiso, tardùra, minestra de paradóis.
Pane grattugiato, uova, parmigiano grattugiato, odore di noce moscata, un pizzico di sale, brodo di carne. Sbattere le uova in una ciotola con il parmigiano e il pane grattugiato; salare e aromatizzate con la noce moscata. Fare bollire il brodo, versarvi il composto, lasciare rapprendere per qualche istante, quindi mescolare. Lasciare riposare la minestra per un minuto e servire.
Tradizionalità
Si faceva nelle grandi occasioni: Corpus Domini, Pasqua, cresime, battesimi, matrimoni. La minestra del paradiso, come anche tutte le altre minestre in brodo, era considerata un ricostituente di lusso che si preparava per darla da mangiare solo a quelli che in casa erano ammalati o convalescenti. La puerpera, ad esempio, con le galline ricevute in dono per il battesimo dei figli, si alimentava quotidianamente, per otto o dieci giorni, con delle minestre in brodo. Così cuoceva un pezzo di gallina per volta, giusto il necessario, perché aveva il bambino e doveva mangiare leggero.
Referenze bibliografiche
- Placucci, Usi, e pregiudizi de’ contadini della Romagna 1818;
- Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, 1891;
- De Nardis (al secolo Livio Carloni), A la garboja, in “La Piê”, 15 (1946): 53 54;
- Sassi, “Alla tavola dei romagnoli”, Riviera Romagnola, n. 9, 28 febbraio 1925;
- Quondamatteo, L. Pasquini, M. Caminiti “Mangiari di Romagna”, Grafiche Galeati – Imola 1975;
- Manzoni, Così si mangiava in Romagna, 1977 Walberti Edizioni.
Territorio di produzione
Provincia di Forlì-Cesena.
Fritloc o frittelle di castagne PAT Emilia Romagna
Farina di castagne, acqua e un pizzico di sale, strutto/olio per friggere. Si prepara una pastella abbastanza morbida amalgamando farina di castagne, latte, acqua ed una presa di sale. Si prelevano cucchiaiate di tale pastella e si gettano a friggere nello strutto bollente. Oggi lo strutto può essere sostituito con olio. E’ questa una tipica…
Bomba allo zabaglione o di Canossa PAT Emilia Romagna
Ferrrari M. scrive: “Ho cercato di conoscere le ragioni di un nome che fa riferimento ai luoghi dove dominava la famosa Contessa Matilde, ma le mie ricerche non hanno avuto esito. Ho pensato allora che i Canossa da come ci tramandano le cronache, erano in effetti una famiglia tanto potente da governare quasi tutta l’Italia…
Sfrappe fiocchetti sfrappole o chiacchiere delle suore PAT Emilia Romagna
Dolce a base di farina, uova, latte, zucchero, strutto. Impastate senza lavorare troppo la pasta. Quindi tirate con il matterello una sfoglia molto sottile e con una rotella dentata ritagliatela a strisce larghe circa un cm. e lunghe circa 20 cm. Intrecciatele e annodatele e poi friggetele nello strutto bollente. Scolarle sopra una carta che…