Tartufo nero di Bagnoli Irpino PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Al tartufo nero è tradizionalmente abbinato il nome di Bagnoli Irpino, una località in provincia di Avellino dove sono presenti numerose tartufaie e che che rappresenta il centro campano più importante di commercializzazione. In realtà il tartufo si raccoglie nel periodo invernale, da ottobre a marzo su tartufaie localizzate nella zona montana, dagli 800 ai 1500 metri sul livello del mare, del massiccio dei Monti Picentini, che comprendono la provincia di Avellino e di Salerno. è caratterizzato dal un peridio, o scorza, di colore nero con sculture poco rilevate, dette verruche, e dalla gleba, o polpa, con venature di colore bianco-grigiastre.

Questa specie di tartufo vive in simbiosi con latifoglie e sempreverdi presenti nella zona montana, come il faggio o il pino nero. Nelle aree tradizionali questo tartufo viene ricercato da almeno due secoli e mezzo, documenti recenti ne attestano l’uso fin dai tempi del re Carlo III Borbone. L’uso del tartufo nella cucina tipica era, fino agli settanta, venduto esclusivamente fresco, dopo la pulizia della scorza con uno spazzolino, per preparare rinomata insalata di tartufo “alla bagnolese”, piatto di carattere da abbinare come contorno al pranzo delle feste natalizie, o i condimenti per spaghetti o penne aglio e olio, frittata o, addirittura, per la pizza. Oggi è possibile consumare il tartufo durante tutto l’anno nelle paste tartufate, confezionato sott’olio, o conservato in barattoli di vetro o di latta con acqua e sale, dopo pulitura e sterilizzazione in autoclave.

Territorio di produzione

Bagnoli Irpino in provincia di Avellino

Ricotta salaprese PAT Campania

In tutta le zone della Campania ad alta pratica della transumanza, in particolare in provincia di Avellino, Caserta, Salerno, Benevento, si produce un tipo di ricotta detta “salaprese”. Non ci sono teorie certe intorno all’origine di questo nome, ma è presumibilmente collegato alla tecnica di conservazione del prodotto, sotto sale, una pratica molto utilizzata per…

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Peperone quarantino di San Salvatore PAT Campania

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Risi di Casalbuono PAT Campania

Ecotipo di fagiolo rampicante, seminato in consociazione con il mais che ne costituisce il tutore. In alternativa, 4-5 semi sono disposti a cerchio all’interno di una stessa buca (Hoffa) con al centro una “mazza” tutore di legno, che fa da appiglio per la pianta. In alcuni casi l’uso delle reti di nylon sostenute da tutori…

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