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Il Tempio Malatestiano, conosciuto anche come il Duomo di Rimini, è una delle opere più celebri del Rinascimento italiano. Fu commissionato da Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, e progettato da Leon Battista Alberti. Questa chiesa rappresenta un’importante testimonianza della fusione tra architettura gotica e rinascimentale, riflettendo l’ambizione e il gusto estetico del suo mecenate.
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Storia e Contesto
Sigismondo Pandolfo Malatesta, il committente, era un signore rinascimentale e condottiero, noto tanto per le sue abilità militari quanto per il suo mecenatismo. Desiderava trasformare la chiesa di San Francesco a Rimini in un mausoleo che celebrasse la sua famiglia e i suoi successi. Nel 1447, Malatesta incaricò Leon Battista Alberti di ridisegnare la chiesa esistente. Alberti, uno degli architetti più influenti del Rinascimento, accettò l’incarico e iniziò a lavorare al progetto. La costruzione del Tempio Malatestiano iniziò nel 1450 e fu interrotta nel 1468, a causa della morte di Sigismondo e della caduta in disgrazia della famiglia Malatesta.
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Architettura e Design
- Facciata La facciata del Tempio Malatestiano è uno dei primi esempi di architettura rinascimentale. Alberti trasse ispirazione dagli archi trionfali romani, creando una facciata monumentale con un grande arco centrale e due archi minori ai lati. La facciata è rivestita in marmo bianco, con rilievi decorativi che celebrano le imprese di Sigismondo e simboli allegorici.
- Interno L’interno della chiesa combina elementi gotici, come le alte navate e le volte a crociera, con dettagli rinascimentali. Le cappelle laterali, commissionate da vari membri della famiglia Malatesta e da altri nobili, sono riccamente decorate con affreschi, sculture e rilievi marmorei.
- Cappelle Ogni cappella è dedicata a un santo o a un tema specifico e contiene opere d’arte di artisti rinomati dell’epoca. Di particolare rilievo sono gli affreschi di Piero della Francesca, tra cui il celebre ritratto di Sigismondo Malatesta inginocchiato davanti a San Sigismondo.
- Decorazioni e Simbolismo Il Tempio Malatestiano è ricco di simbolismo. Le decorazioni includono motivi pagani e cristiani, che riflettono l’interesse di Sigismondo per la cultura classica e la sua volontà di autocelebrazione. L’uso di simboli esoterici e astrologici è evidente in varie parti della chiesa, contribuendo a creare un’atmosfera unica e suggestiva.
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Il Tempio Malatestiano è un esempio pionieristico di architettura rinascimentale, caratterizzato da una fusione armoniosa di elementi classici e gotici. Alberti introdusse principi di proporzione e simmetria che sarebbero diventati fondamentali per l’architettura del Rinascimento. La facciata del tempio, con il suo richiamo agli archi trionfali romani, segnò una svolta nell’uso dei modelli classici in architettura.
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Oltre al suo significato architettonico, il Tempio Malatestiano è un monumento alla cultura rinascimentale e al mecenatismo. Riflette l’ambizione e il gusto estetico di Sigismondo Malatesta, così come la maestria di Alberti e degli altri artisti coinvolti. La chiesa è stata studiata e ammirata da storici dell’arte e architetti per secoli, e continua a essere un’importante meta turistica e culturale.
Il Tempio Malatestiano è un capolavoro del Rinascimento italiano, che rappresenta una perfetta fusione tra architettura gotica e rinascimentale. Commissionato da Sigismondo Pandolfo Malatesta e progettato da Leon Battista Alberti, il tempio è un esempio pionieristico di uso dei modelli classici in architettura, caratterizzato da una facciata monumentale e un interno riccamente decorato. Questo edificio non solo riflette l’ambizione e il gusto estetico del suo mecenate, ma anche la maestria e l’innovazione di Alberti, lasciando un’impronta duratura nella storia dell’architettura e dell’arte rinascimentale.
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Itinerari culturali / Le quattro virtù cardinali
Il Libro del Siracide (greco Σοφία Σειράχ, sofía seirách, “sapienza di Sirach”; latino Siracides) o più raramente Ecclesiastico (da non confondere con l’Ecclesiaste o Qoelet) è un testo contenuto nella Bibbia cattolica (Settanta e Vulgata) ma non accolto nella Bibbia ebraica (Tanakh). Come gli altri libri deuterocanonici è considerato ispirato solo nella tradizione cattolica e…
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Madonna col Bambino, san Giovannino e Angeli di Sandro Botticelli
Sandro Botticelli, maestro rinascimentale fiorentino, ha lasciato al mondo un’eredità artistica intrisa di grazia e bellezza senza tempo. Tra le sue opere più celebri, “Madonna col Bambino, san Giovannino e Angeli” spicca come un esempio straordinario della maestria e della sensibilità dell’artista. Un Capolavoro di Eleganza e Devozione La “Madonna col Bambino, san Giovannino e…
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Alava , Juan de
Juan de Álava (1480–1537) è stato un importante architetto e scultore spagnolo del periodo rinascimentale, noto per il suo lavoro nella città di Salamanca, dove ha lasciato un’impronta significativa con le sue opere in stile plateresco.