Torta nicolotta PAT del Veneto

  

Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Veneto

Torta nicolotta.

La “torta nicolotta” è un dolce popolare veneziano, tipico delle panetterie, prodotto con mollica di pane, latte, farina di fiore, uvetta, finocchi, olio, sale.

La lavorazione è tradizionale e manuale; si prende il pane avanzato, gli si leva la crosta e si mette a bagno con latte in un recipiente. Il pane così inumidito viene impastato insieme a farina ed abbondante uvetta; l’amalgama ottenuta viene modellata e trasformata in una stiacciata (schiacciata) abbastanza soda posta in una teglia che occorre ungere bene. Sopra si distribuiscono molti semi di finocchio. Si inforna a fuoco caldo, fi nché l’impasto diventa consistente come un castagnaccio. Ottima a fine pasto, servita su un piatto tondo, accompagnata con vin santo o moscato passito.

Tradizionalità

È un dolce della tradizione contadina, elaborato con ingredienti poveri, si presume risalgano al periodo successivo alla prima guerra mondiale. Testimonianze della produzione della “torta nicolotta” sono presenti nella pubblicazione “Il Veneto in Cucina” di Ranieri Da Mosto, del 1978.

Territorio interessato alla produzione Venezia e comuni limitrofi

Patata di Rotzo PAT Veneto

La “patata di Rotzo” ha un’antica tradizione agricola, data dal fatto che il tubero ha trovato nei prati, boschi e nel clima della zona un contesto ambientale ideale per esaltarne le qualità organolettiche. La prima testimonianza documentale che attesta della coltivazione del tubero nella zona di Rotzo risale alla fine del 1700, nel volume “Memorie…
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Bondiola al sugo di Este, bondola al sugo PAT Veneto

La bondiola è un insaccato di carni suine, prodotto con le parti non utilizzate per la produzione dei salumi. Si presenta di forma sferica del peso di 500-600 grammi. Il termine “al sugo” sta ad indicare che nell’impasto, come aromatizzante, viene aggiunto vino dolce, nello specifico il Moscato dei Colli Euganei.

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Farina per polenta di mais “sponcio” PAT Veneto

La farina per polenta ottenuta dal mais “sponcio” è tradizionalmente presente nella valle feltrina, da quasi due secoli. Sono i caratteri morfologici della cariosside, di forma appuntita che punge le mani dai quali origina l’espressione popolare di “sponcio”, a determinare la peculiarità di questa varietà già descritta nel 1882 da G. Cantoni e nel 1887…
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