Trigu moru PAT Sardegna

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Sardegna

TRIGU MORU (Conca de moru, Moro, Moru, Tricu moro, Tricu moru, Trigu moru, Trigu moru nieddu, Trigu moru sardu, Trigu nieddu)

Si tratta di una varietà locale di frumento duro (Triticum durum subsp.durum) autoctona della Sardegna, utilizzata per la realizzazione di sfarinati ad uso panificatorio e pastificatorio , storicamente apprezzata per la buona resa e la qualità della semola, considerata eccellente per la produzione di paste essiccate e di pani a mollica.

La varietà locale Trigu moru si manifesta con la tipica variabilità delle varietà locali, tuttavia presenta caratteristiche morfologiche e fenologiche ben definite che lo rendono facilmente distinguibile da altre varietà di frumento duro appartenenti allo stesso gruppo varietale o avente denominazioni popolari somiglianti. Frumento a ciclo lungo, con culmi di altezza mediamente elevata, buon grado di accestimento e spighe allungate a sezione rettangolare, con reste mediamente lunghe , nere con apice da decolorato a rossiccio, glume colorate (nero-bruno su fondo giallo-rossiccio) pubescenti, spesso con abbondante pruina bluastra in fase di maturazione cerosa.

La coltivazione del Trigu moru è attualmente condotta soprattutto in alcuni areali cerealicoli della Marmilla e del Monreale, in particolare in ambienti di pianura o pedecollinari con suoli freschi e profondi, riparati dai venti, in accordo con la fenologia e la fisiologia della pianta. La produzione è tipicamente familiare o condotta da micro imprese agricole, anche associate tra loro. La coltivazione, nel rispetto delle pratiche tradizionali, viene in genere effettuata secondo i dettami dell’agricoltura biologica e conservativa, senza l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, prediligendo l’inserimento della coltura all’interno di un sistema di rotazione da biennale a quadriennale.

Tradizionalità

Innumerevoli ricerche bibliografiche attestano la coltivazione del grano “Trigu moru” almeno dalla prima metà dell’ 800. Inoltre, una lunga serie di indagini botaniche, agronomiche e tecnologiche, condotte nella seconda metà del secolo scorso, testimoniano in maniera inconfutabile la presenza del Trigu moru come coltivazione tradizionale in Sardegna ed in particolar modo nei territori della Marmilla e del Monreale. Alcuni di questi studi inoltre si sono occupati di Trigu moru dal punto di vista storico, agronomico, nonché della tecnologia ed utilizzo degli sfarinati della varietà.

Territorio di produzione: La Gallura e aree confinanti con la Gallura , in particolare Monte Acuto e Baronie (Province di Sassari e Nuoro).

Formaggio di colostro ovino PAT Sardegna

Il colostro è sempre stato considerato un latte molto ricco di elementi nutritivi per cui il consumo veniva destinato principalmente ai bambini od agli anziani, tuttavia il formaggio o la ricotta è sempre stata considerata una prelibatezza vista sia la limitata disponibilità della materia prima, sia il limitato tempo di consumo. Attualmente viene prodotta solo…
Continua a leggere

Ciliegia di Burcei PAT Sardegna

Il paese di Burcei è arrampicato sul versante orientale del monte di Serpeddì, a quota 700 metri d’altitudine e le campagne, oltre che al pascolo, sono destinate alla coltivazione di orti, viti, legumi, e soprattutto, delle sue gustose e rinomate ciliegie, protagoniste a giugno della sagra delle ciliegie. La mezza dozzina e più di varietà…
Continua a leggere

Sindria Call’e Boi PAT Sardegna

L’ anguria “Call’e Boi” è caratterizzata da una pianta molto rustica dotata di elevata vigoria, apparato radicale molto esteso, foglie di dimensione medio grossa che garantiscono una buona copertura dei frutti, ciclo produttivo medio- tardivo. I frutti sono caratterizzati da una forma ovale-allungata che ricorda il rumine bovino da cui prende spunto il nome “Call’e…
Continua a leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *