Triilli PAT Campania

Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Campania

Tipo di pasta fresca corta, di colore giallo paglierino, si presenta con la forma a conchiglia molto affusolata, con tre incavature caratteristiche che rappresentano l’impronta di tre polpastrelli allineati, da cui il nome. L’impasto morbido ed omogeneo viene realizzato utilizzando uova fresche, semola ed acqua.

Descrizione delle metodiche di lavorazione

Gli ingredienti vengono lavorati a mano o con impastatrice. Una volta ottenuto un impasto omogeneo, viene tirata una “pettola” dello spessore di circa 2 cm con il matterello. Le strisce di pasta vengono tagliate in orizzontale e, a loro volta, tagliate in tanti piccoli pezzetti che vengono poi incavati dalle tre dita della mano. Tipico dei pranzi festivi viene condito al ragù preferibilmente d’agnello.

Osservazioni sulla tradizionalità

La produzione dei Triilli affonda le sue radici storiche nel 1800 ed è una variante che si colloca fra gli gnocchi ed i fusilli.

Territorio di produzione

Area del comune di Trevico (AV)

‘nfrennula PAT Campania

Si produce nella zona di Sant’Agata de Goti, Durazzano, Dugenta, Limatola, in provincia di Benevento. Si tratta di un Tarallo salato dalla caratteristica forma ad otto, di forma irregolare. Il colore è dorato con richiami bruni ed evidenza della lucentezza tipica dell’olio extravergine di oliva. il diametro è di circa 5 cm.

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Raviolo allo zenzifero di Quaglietta PAT Campania

Sfoglie di pasta all’uovo di forma quadrata o tonda ripiegati a contenere un ripieno a base di ricotta, uova, formaggio grattugiato, prezzemolo e “zenzifero”, ques’ultimo menta autoctona aromatica, sale e pepe. Il colore è variabile a seconda della farina e della quantità di uova utilizzate, in genere dal colore bianco-giallastro, pezzatura di 5 x 5…
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Pizza sulla liscia PAT Campania

La pizza sulla liscia è un prodotto realizzato con farina di mais della varietà locale detta “Quarantina”, acqua calda, sale, pepe, strutto, olio extravergine di oliva e cicoli di maiale, impastati fra loro; l’impasto, in forme schiacciate ed allungate, del peso di 2-6 Kg, spessore 2-3 cm, viene cotto su una pietra arroventata denominata “liscia”.

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