Il Pero Festaro viene chiamato anche Pero Sestaro; è una vecchia varietà coltivata nella Valle Dell’Agno e del Chiampo, ma è poco diffusa e la si commercializza solo nei mercatini locali delle due valli. La produzione non è molto elevata. Si tratta di pochi quintali che sono destinati direttamente a questi mercati. La pera viene chiamata Sestaro per la sua forma di cesta, in dialetto veneto “sesta”. Il Molon nel 1901 parla di Pero Festaro perchè proveniente dall’orto dei signori Festari di Valdagno (VI). E’ una varietà che veniva coltivata in passato nei territori collinari e montani per la sua rusticità e per la qualità dei frutti.
La pianta è abbastanza vigorosa, con poche foglie e richiede scarse cure dal punto di vista agronomico. Il frutto è di media grandezza, turbinato e molto panciuto. La buccia è verde e rosso arancio nelle parti rivolte al sole mentre la polpa è dolce-acidula, granulosa, croccante, molto succosa e piuttosto profumata. Il frutto è molto ricercato dagli appassionati per le sue qualità organolettiche. La sua maturazione avviene verso la fine di ottobre e i frutti hanno un peso medio di 60/80 grammi: sono caratterizzati da una buona conservabilità. Questa caratteristica è stata fondamentale in passato quando, non essendoci sistemi di frigoconservazione, la pianta veniva selezionata proprio per la capacità dei suoi frutti, di mantenersi a lungo nel fruttaio o nelle fresche cantine.
Referente: Pier Giorgio dal Grande (piergiorgio.dalgrande@tin.it)
Fonte @ISPRA Quaderni Natura e Biodiversità – Frutti dimenticati e biodiversità recupera
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1.1 I frutti antichi nella letteratura – ViVi Green
1.2 L’Italia crocevia di migrazioni frutticole – ViVi Green
1.3 Le varietà tradizionali nella storia agronomica italiana – ViVi Green
1.5 La coltura promiscua, la base strutturale della diversità frutticola – ViVi Green
La coltura promiscua, base strutturale della diversità frutticola, sta a indicare la presenza di più specie nella stessa unità colturale, struttura tipica delle agricolture tradizionali. A partire dal periodo dell’anteguerra si può notare come la coltura promiscua ceda il posto in breve tempo alle cosiddette colture specializzate con progressione quasi matematica
1.6 I frutti antichi, risorse per un’agricoltura sostenibile – ViVi Green
1.7 I frutti antichi e i cambiamenti climatici – ViVi Green
1.8 I frutti antichi e il paesaggio – ViVi Green
1.9 I frutti antichi. Le conoscenze disponibili: stato dell’arte in Italia – ViVi Green
La frutta antica è anche argomento di numerosi progetti didattici maturati in ambito scolastico, nonché di molti convegni sulla biodiversità tanto che, non mancano occasioni per sollevare il problema della salvaguardia di questo prezioso materiale genetico attraverso mostre mercato.
2.0 Testimonianze di frutti antichi nelle regioni italiane – ViVi Green
PIEMONTE Castagno di Mindino – ViVi Green
LOMBARDIA Fico brianzolo bianco – ViVi Green
LIGURIA Olivo di Sanremo – ViVi Green
Questo olivo antichissimo si trova in provincia di Imperia nel comune di Sanremo in località il Poggio, presso Villa Minerva. Si tratta di un esemplare unico sia per le sue grandi dimensioni che per l’età; è fra i più vecchi della Liguria ed è caratterizzato da un’antica ceppaia da cui si dipartono due grandi tronchi.
VALLE d’AOSTA Vite di Farys – ViVi Green
Trentino Alto Adige Vite di Prissiano – ViVi Green
FRIULI VENEZIA GIULIA Pero da Sidro – ViVi Green
Varietà di pera molto antica, prodotta da grandi alberi dalla chioma voluminosa, coltivati vicino alle case dei contadini friulani, ove ancor oggi se ne possono trovare diversi esemplari. Presso la stazione ferroviaria di Camporosso, in provincia di Udine, la strada è fiancheggiata da peri secolari di dimensioni ragguardevoli che ne fanno un bellissimo viale
VENETO Pero festaro – ViVi Green
TOSCANA Uva Vecchia – ViVi Green
UMBRIA Olivo di Trevi – ViVi Green
Olivo millenario che vegeta nel comune di Trevi in provincia di Perugia, località Bovara. Questa pianta è conosciuta anche come Olivo del Vescovo od Olivo di Sant’Emiliano, a memoria del martire che la leggenda racconta sia stato legato al suo tronco e poi ucciso, nel 303 d.C..
MARCHE Mela Uncino – ViVi Green
ABRUZZO Pera trentatré – ViVi Green
MOLISE Mela Limoncella – ViVi Green
In questa regione si può raccogliere una testimonianza della diversità della melicoltura storica italiana e in particolare di quella che caratterizzava le aree interne dalle Marche alla Puglia. La mela in questione è la Limoncella tipica del Molise.
LAZIO Uva pergolese di Tivoli – ViVi Green
CAMPANIA Pera Lardara – ViVi Green
BASILICATA Arancia staccia – ViVi Green
CALABRIA Arancia di Trebisacce – ViVi Green
SICILIA Uva di Corinto – ViVi Green
Il frutto antico, degno di nota, è un vitigno conosciuto come uva di Corinto. È un vitigno bianco, legato alla provincia di Catania e in particolare al comune di Belpasso, dove è stato ritrovato dal ricercatore Alfio Bruno, membro dell’Associazione Patriarchi della Natura. Si tratta di un’uva antichissima ritenuta estinta dagli esperti già da secoli.