La Villa Adriana (a Tivoli, vicino Roma) è un eccezionale complesso di edifici classici creato nel II secolo d.C. dall’imperatore romano Adriano. Combina i migliori elementi del patrimonio architettonico di Egitto, Grecia e Roma nella forma di una “città ideale”.
Eccezionale valore universale
Villa Adriana è un’eccezionale eredità architettonica del grande imperatore romano Adriano. Costruita come rifugio da Roma tra il 117 e il 138 d.C., la villa è stata progettata come una città ideale e riprende le tradizioni architettoniche dell’antica Grecia, di Roma e dell’Egitto. I resti di circa 30 edifici si estendono su 120 ettari delle Colline Tiburtine, a Tivoli, nel Lazio.
Mentre le strutture sembrano essere disposte senza un piano particolare, il sito comprende una disposizione complessa e ben pianificata insieme a un gran numero di edifici residenziali e ricreativi, ampi giardini e piscine riflettenti, il sito crea un’oasi serena e contemplativa.
Ci sono una trentina di edifici esistenti all’interno del sito che possono essere ampiamente suddivisi in quattro gruppi.
Un primo gruppo di edifici del sito comprende il cosiddetto “Teatro Greco” e il “Tempio di Cnida Afrodite”.
Strutturazione della Villa
Al centro della Villa, è un secondo gruppo di strutture comprendenti edifici specifici per l’imperatore e la sua corte, e comprende il cosiddetto ‘Teatro Marittimo’, il ‘Palazzo Imperiale’, ‘Palazzo d’Inverno’, ‘Biblioteche’ latine e greche e il “Golden Square”. Questo gruppo di strutture è organizzato attorno a quattro peristili separati. Il “Golden Square” è uno degli edifici più imponenti del complesso, costituito da un vasto peristilio circondato da un portico a due navate con colonne alterne di marmo cipollino e granito egiziano. Il “palazzo” è costituito da un complesso di stanze attorno a un cortile. La struttura circolare del “Teatro Marittimo” comprende un peristilio ionico in marmo che circonda un’isola circolare artificiale con una villa in miniatura. Da lì si accede alle “Biblioteche” da due passaggi, e sul lato settentrionale si trova un ninfeo.
Un terzo gruppo di edifici comprende i bagni, tra cui Small Thermae, Large Thermae e Thermae con Heliocaminus.
L’ultimo gruppo di strutture comprende il “Lily Pond”, “Roccabruna Tower” e “Academy”. Oltre a queste strutture, esiste un complesso di elementi sotterranei, tra cui criptoportici e gallerie sotterranee, utilizzati per comunicazioni interne e deposito. Ci sono anche una serie di grandi giardini, tra cui il “Pecile” e ninfee monumentali, come quello con il “Tempio di Afrodite Cnidiana” o quello nella “Corte delle Biblioteche” e, naturalmente, le abitazioni per la servitù, come il “Cento Camerelle”.
VILLA ADRIANA COME SIMBOLO DI POTERE
Questo straordinario complesso di edifici e strutture è il simbolo di un potere che stava gradualmente diventando assoluto. Villa Adriana, che ricorda luoghi ed edifici famosi in tutto l’impero, riproduceva elementi delle culture materiali di Egitto, Grecia e Roma sotto forma di una “città ideale”.
Dopo aver subito danni e abbandono per molti secoli dopo la morte di Adriano nel 138 d.C., il sito fu finalmente riscoperto nel 1461. La serenità del sito ispirò un rinnovato interesse per l’architettura classica. Gli studi su Villa Adriana influenzarono gli architetti dei secoli successivi, in particolare l’architettura rinascimentale ma soprattutto barocca. Il suo notevole successo nel design ha continuato a esercitare un’influenza significativa su importanti architetti e designer dell’era moderna.
Criterio (i): Villa Adriana è un capolavoro che riunisce in modo unico le più alte espressioni delle culture materiali dell’antico mondo mediterraneo.
Criterio (ii): Lo studio dei monumenti che compongono Villa Adriana ha svolto un ruolo cruciale nella riscoperta degli elementi dell’architettura classica da parte degli architetti del periodo rinascimentale e barocco. Ha anche influenzato profondamente molti architetti e designer del XIX e XX secolo.
Criterio (iii): Villa Adriana è un’eccezionale sopravvivenza del primo impero romano. Il gran numero di edifici e altre strutture al suo interno, e la collezione di statue e sculture che decorano gli ambienti interni ed esterni, illustrano il gusto e l’erudizione di uno dei più grandi imperatori romani. Adriano era un uomo di immensa cultura, che ha curato personalmente la costruzione della villa, ispirato dai suoi viaggi attraverso il suo vasto impero, ha riportato il meglio delle varie culture in questo complesso sontuoso.
Integrità
L’area archeologica di Villa Adriana tutelata come Patrimonio dell’Umanità racchiude tutti gli elementi essenziali che contribuiscono al riconoscimento del sito come Eccezionale Valore Universale. Le caratteristiche principali del sito nell’area protetta includono strutture esemplari e insolite situate all’interno di una vasta area di spazio verde, composta da giardini e piscine, fontane e ambientazioni architettoniche che creano un paesaggio immersivo rimasto inalterato almeno dal XVIII secolo. L’impianto originario degli edifici principali è perfettamente conservato, nel suo rapporto con il paesaggio circostante. Nonostante secoli di saccheggi e distruzioni, prima del XV secolo, l’integrità delle strutture è ben conservata, tanto da poter interpretare accuratamente le varie parti componenti delle strutture che compongono il complesso monumentale.
I potenziali impatti sulla zona cuscinetto sono stati identificati in prossimità del confine della proprietà del patrimonio mondiale. La zona cuscinetto è un sito importante e sensibile che garantisce la valorizzazione, la presentazione e la protezione del Valore Universale Eccezionale della proprietà, e come tale richiede una gestione e una protezione sensibili.
Autenticità
Già nella seconda metà dell’Ottocento il restauro di Villa Adriana è stato intrapreso in coerenza con le teorie e le tecniche del restauro archeologico, i cui criteri erano stati recentemente applicati nel restauro del Colosseo e successivamente codificati in la Carta del Restauro. Nello stesso momento analisi e studi attenti hanno permesso di effettuare l’anastilosi parziale di alcune strutture.
Tutti i numerosi e successivi interventi della Soprintendenza Archeologica del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo sono stati realizzati nel rispetto dei principi della Carta del Restauro, garantendone così la conservazione fino ad oggi.
Requisiti di protezione e gestione
L’intera proprietà è tutelata dalle disposizioni della Legge fondamentale italiana, che vieta l’esecuzione di lavori che possano interessare il monumento senza autorizzazione. La Villa Adriana copre c. 120 ha di proprietà statale e privata, entrambe tutelate dalla legge italiana.
Il sito archeologico di Villa Adriana, e la zona cuscinetto che lo circonda, sono tutelati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo – Decreto Legislativo 42/2004 (Codice dei beni culturali e del Paesaggio), misura di salvaguardia che garantisce che ogni attività sul sito deve essere autorizzato dai competenti uffici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Il sito è ulteriormente tutelato dalle disposizioni della Regione Lazio, tra cui il Piano Paesaggistico-Territoriale della Regione Lazio, adottato nel 2008 e che conferma le norme e gli indirizzi stabiliti con vincoli ministeriali.
La gestione della Villa Adriana è di competenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. L’ufficio competente del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo è responsabile della gestione a livello locale.
Poiché il sito è un parco archeologico, gran parte dell’area è uno spazio verde aperto che richiede un’attenta manutenzione. Per questo motivo ogni tre anni viene redatto un Piano di Gestione del Green-space, finalizzato alla salvaguardia delle specie arboree storiche, alla manutenzione dei percorsi pedonali e allo sgombero delle infestanti, tutti elementi utili per la conservazione delle opere murarie storiche. Sono in corso i lavori per riportare gli antichi giardini della Villa allo stato originale ai tempi di Adriano. La zona cuscinetto fornisce una protezione importante al sito e richiede una manutenzione speciale per la conservazione dell’eccezionale valore universale della proprietà.
IL PIANO DI GESTIONE
Dal 1997 è in vigore un piano di gestione relativo agli aspetti infrastrutturali del sito – fognature, approvvigionamento e distribuzione di acqua ed elettricità, servizi igienici, uscite di emergenza, ecc. È stato installato un sistema di videosorveglianza wireless, che copre le sezioni più sensibili all’interno del Parco Archeologico.
Il Ministero ha destinato al sito apposite risorse finanziarie per la redazione del Piano di Gestione dell’intero sito.
Il monumento è uno dei siti più visitati d’Italia. Dal 1996 le principali fonti di finanziamento dell’Unione Europea, della Lotteria Nazionale e altrove hanno consentito la preparazione e l’attuazione di un importante programma di indagine, restauro e conservazione e, in particolare, il potenziamento delle strutture per i visitatori. Le attività per migliorare l’interpretazione e l’accesso al sito comprendono una serie di eventi culturali e mostre volte a far conoscere i vari aspetti del complesso monumentale di Villa Adriana e la creazione di un sito web di Villa Adriana.
È attualmente in corso un’analisi dell’accessibilità del sito per i disabili fisici. Inoltre ci sarà un programma di ricerca archeologica condotto in collaborazione con partner internazionali (università e istituzioni italiane e straniere). Ci sarà uno studio specifico dei passaggi sotterranei. Uno degli obiettivi principali è quello di integrare, in maniera più efficace, la proprietà con il territorio circostante, l’antica campagna tiburtina, che conserva numerosi resti storico-archeologici, coprendo un ampio arco di periodi, il Parco di Villa Gregoriana e il Patrimonio dell’Umanità , Villa d’Este che è sotto la tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, e ora gestita anche dallo stesso ufficio competente di Villa Adriana.
© whc.unesco.org
URBINO, Centro storico della città
La piccola città collinare di Urbino, nelle Marche, conobbe una grande fioritura culturale nel XV secolo, attirando artisti e studiosi da tutta Italia e non solo, e influenzando gli sviluppi culturali nel resto d’Europa. A causa della sua stagnazione economica e culturale dal XVI secolo in poi, ha conservato in modo notevole il suo aspetto…
ASSISI, la Basilica di San Francesco e altri siti francescani
Assisi, città medievale costruita su una collina, è la città natale di San Francesco, strettamente legata all’opera dell’Ordine Francescano. I suoi capolavori d’arte medievale, come la Basilica di San Francesco e le tele di Cimabue, Pietro Lorenzetti, Simone Martini e Giotto, hanno reso Assisi un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo dell’arte e dell’architettura…
PADOVA, I cicli di affreschi trecenteschi
Il sito è composto da otto complessi di edifici religiosi e laici, all’interno della storica città murata di Padova, che ospitano una selezione di cicli di affreschi dipinti tra il 1302 e il 1397 da artisti diversi per diversi tipi di committente e all’interno di edifici con funzioni diverse.
TIVOLI, Villa d’Este
La Villa d’Este a Tivoli, con il suo palazzo e il giardino, è una delle più notevoli e complete illustrazioni della cultura rinascimentale nella sua forma più raffinata. Il suo design innovativo insieme alle componenti architettoniche del giardino (fontane, vasche ornamentali, ecc.) Ne fanno un esempio unico di giardino italiano del XVI secolo. La Villa…