Villa Barberini ed il suo Parco
Il giardino Barberini di Castel Gandolfo (in provincia di Roma) fa parte della vasta tenuta appartenente allo Santa Sede, nota con il nome di “Ville Pontificie di Castel Gandolfo”. Questo complesso, sede della villeggiatura estiva dei papi, comprende, oltre a villa Barberini, anche le ville Giardino del Moro e Cybo.
LA STORIA
Villa Barberini sorge nell’area di un preesistente villa fatta edificare dall’imperatore Domiziano. Castel Gandolfo fu acquistato dalla Camera Apostolica nel 1596 dai Savelli, ultimi feudatari delle terre appartenute, nel Medioevo, ai Gandolfi e, a seguire, ai Capizucchi.
Nel 1604 fu incluso, con decreto del papa Clemente VIII, nei domini temporali dello Stato Pontificio. Si deve al papa Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, la costruzione della villa, su disegno dell’architetto Carlo Maderno, che integrò nel nuovo edificio il preesistente castello dei Gandolfi.
Fu realizzato anche il giardino terrazzato di pertinenza della villa. Una testimonianza risalente al 1667 scritta da tal Banfi riporta alcuni dati sul giardino:
“… contiene in sé spaziosi viali et belle et alte spalliere, che per ciò il regnante Pontefice spesso vi scende a far esercitio. Ha anco una loggia scoperta assai lunga, con parapetto di balaustri dei peperino, di dove si vede in bella prospettiva una vasta campagna et un lungo tratto della marina”.
Nel 1870, a seguito la presa di Roma da parte del Regno d’Italia, la residenza e il giardino conobbero un lungo periodo di abbandono. Nel 1929, a seguito dei Patti Lateranensi, Castel Gandolfo ridivenne la residenza estiva dei pontefici. Risale a questo periodo la ristrutturazione dei giardini come oggi appaiono.