Le Ville Italiane ed i loro Giardini
Fonte Hotel Villa Cimbrone Ravello Costiera Amalfitana Salerno
Notizie storiche
“Incomparabile […] che sorge tra le rose e gli oleandri su di un altopiano da dove lo sguardo spazia nel mare”. Così, nell’estate 1835 , definì Villa Cimbrone il viaggiatore tedesco Gregorovius, che non ebbe alcun dubbio in merito ad un luogo tanto emozionante e magico. Notizie attendibili di Villa Cimbrone si hanno intorno al XI secolo e si fondono con quelle del periodo d’oro di Ravello. Essa, trae le origini del suo nome, dal costone roccioso su cui insiste, facente parte anticamente di un vasto podere di lussureggiante vegetazione di oltre otto ettari, denominato «Cimbronium».
Appartenne inizialmente alla nobile famiglia degli Acconciajoco e poi dalla metà del 1300 alla potente e facoltosa famiglia dei Fusco, nobile casato ravellese imparentato con i Pitti di Firenze ed i D’Angiò di Napoli.
Grazie all’appassionato impegno della famiglia Vuilleumier, da qualche decennio Villa Cimbrone ha riacquistato la sua antica dignità sia come luogo storico che come giardino botanico dopo un periodo di relativa decandenza a cavallo della Seconda Guerra mondiale. L’intuizione di Marco Vuilleumier al finire degli anni ’60, inseguita con profonda tenacia, è all’origine di questa felice impresa di recupero, conservazione e tutela di uno dei più importanti beni culturali campani.
“… una selva di colonne, come dalle mie parti, gotiche; ma, davanti, è aperto, c’è il precipizio, il vuoto, il mare. Sperduta tra le colonne, un’antica sedia di legno, ecclesiastica, mi siedo, c’è tanta pace, che qui vorrei morire, finirla così dolcemente. […] Come Lawrence – che anche lui, avrebbe voluto morire qui, di troppa pace – non riesco a staccarmi da questo angolo di cielo : un luogo deputato all’estasi”.
PIER PAOLO PASOLINI
I GIARDINI DELLA VILLA
Struggente bellezza
I Giardini della Villa, dalla struggente bellezza, ricchi “dei più bei fiori immaginabili”, sono stati in gran parte ridisegnati agli inizi del ‘900 grazie anche al prezioso contributo della botanica inglese Vita Sackville West. I giardini della Villa sono ancora oggi ritenuti tra gli esempi più importanti che la cultura paesaggistica e botanica anglossassone abbia generato al sud d’Europa.
Nel vostro cammino attraverso i giardini, non perdetevi:
- La Statua di Ceres, che è situata in un piccolo tempio immediatamente adiacente al belvedere;
- Il Poggio di Mercurio;
- Tempietto di Bacco;
- Grotta di Eva;
- La Statua del David, una copia della famosa scultura del vittorioso David di Donatello. (L’originale si trova nel Museo Nazionale di Firenze)
- La Terrazza delle Rose, che si trova solo a pochi passi dalla villa;
- La Stanza del Tè, un giardino rettangolare accanto al giardino delle rose che comprende un gazebo in stile moresco, quattro colonne dell’era Romana, e alcune sculture meravigliose.