Villa Pisani Barbariga, sorge quasi davanti alla Villa Nazionale Pisani, sull’altra riva del Brenta.
“La storia e il territorio si uniscono nelle antiche Ville Venete che sorgono lungo la Riviera del Brenta. Un mondo assopito che aspetta solo di essere riscoperto. La nobiltà veneziana ci ha lasciato eredi di queste opere meravigliose costruite tra il XVI e il XVIII secolo e spetta a noi valorizzarle, riscoprirle e amarle come esempio della nostra cultura nel mondo. Piccole descrizioni e curiosità aiuteranno tutti ad avvicinarsi a queste ville con la speranza di sentirsi sempre più vicini alle tradizioni di un territorio come il nostro, intriso di storia, patrimonio e cultura”.
VILLA PISANI ‘LA BARBARIGA’
Le prime notizie su Villa Pisani Barbariga risalgono alla seconda metà del Cinquecento, quando, nel 1581, Marco Pisani, del ramo detto dal Banco, dichiara al fisco di possedere in località Fiessetto di Stra un possedimento fondiario di otto campi con casa dominicale, orto e brolo, acquistato in precedenza dagli eredi di Flaminio Mazza. Per i decenni seguenti, i documenti rimasti attestano la costante frequentazione della villa da parte della famiglia.
Data al 1709 circa l’incisione pubblicata da Coronelli, che restituisce l’immagine della villa al termine di questa fase: un corpo di fabbrica di piccole dimensioni con tipico impianto tripartito, a un piano e ammezzato superiore; un giardino ad aiuole si stende tra la casa dominicale e il fiume. È un assetto, quindi, che lascia ipotizzare un’edificazione avvenuta nel corso dei primi decenni del Seicento.
Secondo alcune fonti l’appellativo “La Barbariga” sarebbe entrato in uso quando era proprietario Filippo Barbarigo, secondo altre fonti il nome sarebbe precedente alla costruzione della villa e deriverebbe dalla zona in cui sorge.
L’ARCHITETTURA NATA DAL FIUME
Usata a lungo come elegante casa dominicale ‘la Barbariga’ è caratterizzata dall’’armonia dell’architettura, il giardino, gli orologi e gli affreschi che ne fanno, una delle ville più belle della Riviera, anche se poco conosciuta e annebbiata, in parte, dalla dirimpettaia Villa Pisani.
Questa villa seminascosta dagli alberi, si distingue per lo sviluppo prevalentemente orizzontale. Il corpo centrale in stile barocco fu costruito tra il 1620 e il 1661 per conto della famiglia veneziana dei Pisani dal Banco. Nel Settecento furono progressivamente aggiunte due lunghe ali laterali con porticato dalla parte verso la strada; la villa fu proprietà di Chiara Pisani moglie di Filippo Barbarigo. Passò poi di proprietà alla famiglia Lazara Pisani e poi ai milanesi Dalle Molle.
Questo suo profilo molto allungato sembra quasi seguire la conformazione del Brenta mostrando luna facciata rivolta verso il fiume piuttosto spoglia. La facciata che da verso l’interno, al contrario di molte altre ville, risulta molto più elegante e con bellissimi curati e ampi porticati.
Anche l’interno della villa è molto ben conservato e vanta pregevoli stucchi e dipinti che raffigurano cineserie e scene di vita quotidiana. Anche nelle foresterie si può ammirare un bel ciclo di affreschi attribuito a Francesco Ruschi e Daniel van den Dyck.
Il lungo corpo di fabbrica della villa e degli annessi di servizio si colloca sul margine nord-ovest di un vasto lotto di terreno in gran parte occupato da un parco, delimitato a nord dall’asta fluviale e a sud dalla viabilità pubblica.
LA CACCIA ALLA LEPRE
In passato questa villa era l’unica della Riviera nella quale si praticava la caccia alla lepre, grazie anche all’immenso parco che circondava la tenuta. Si dice che le battute di caccia durassero anche più giorni e vi partecipassero molti aristocratici e nobili provenienti da tutto il Veneto e che le stesse terminassero con immensi banchetti e sfarzose feste. Ancora oggi a testimonianza di ciò si possono notare diverse statue disseminate intorno all’abitazione nobiliare che rappresentano nobili e cacciatori intenti in questa pratica molto amata all’epoca. Ora dell’immenso parco non rimane molto, in gran parte sostituito dalla moderna urbanizzazione.
LA VILLA CHE RIDE SOTTO IL SOLE
Degno di nota è lo spettacolare giardino all’inglese che si estende davanti alla facciata principale e considerato uno dei più belli della Riviera del Brenta, tanto che sembra che l’ appellativo di “villa che ride sotto il sole” sia dovuto alla straordinaria bellezza di quest’ultimo nel pieno della fioritura.
Il giardino fu fatto costruire dalla proprietaria Chiara Pisani, bella donna dal temperamento vivace e allegro che però dopo la prematura morte del figlio Alvise in seguito a gravi ustioni, si era ritirata a una vita solitaria, votata alla beneficenza e alle opere di carità. Lo stesso giardino fu commissionato dalla nobildonna per dare lavoro ai tanti braccianti e contadini della zona bisognosi di lavoro, tuttora esso mantiene la sua bellezza e ospita alberi secolari con bellissimi sentieri che si snodano nel verde dove ci si può perdere tra piante rigogliose, splendidi fiori e piccoli laghetti.
Faceva parte del parco una meravigliosa torre con orologio, elemento che di rado si trova in altre dimore. Ora una strada separa dal resto della proprietà questa struttura, che purtroppo porta i segni del tempo e del degrado.
Non lontano dalla casa padronale si trova una piccola chiesetta. La leggenda vuole che al suo interno si trovi una reliquia, venduta o donata da un crociato che avrebbe incorniciato un filo di paglia raccolto nella stalla dove era nato Gesù. Si racconta che in passato il pavimento della chiesa fosse coperto di candele messe dai fedeli e stranamente piegate verso l’altare, dopo aver pregato e acceso una candela, la stessa si piegherebbe verso il quadro fino a spegnersi completamente.
Villa Barbariga è un’autentica scoperta: adagiata sulla riva della Riviera, affacciata sulla strada meno nota, fuori dagli itinerari turistici, è un gioiello nascosto nel verde di un prezioso giardino. E come a volte accade, le opere d’arte si celano dietro ad angoli che pensavamo di conoscere bene e che invece ci regalano sempre nuove affascinanti scoperte.