SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE VINO MONTEPULCIANO D’ABRUZZO COLLINE TERAMANE DOP
La Denominazione di Origine Protetta “Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane” identifica due tipologie di vino rosso: la versione base e la variante Riserva.
Uvaggio
La produzione avviene utilizzando prevalentemente uve da vitigno Montepulciano, con una quota minima del 90%. A queste possono affiancarsi uve di Sangiovese, fino ad un massimo del 10%.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, anche nella sua versione Riserva, è un vino rosso dall’intensa colorazione rubino, a volte impreziosito da sfumature violacee. Con l’invecchiamento, però, tende al rosso granato. L’odore è caratteristico, intenso ed etereo, con richiami ai frutti rossi. Il sapore, invece, è secco, armonico e vellutato, giustamente tannico, e può essere arricchito da sentore di legno, dopo l’invecchiamento in botti. Presenta un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 12,50% vol.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione del Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane coincide con un area collinare stretta tra il Mar Adriatico, da un lato, e il massiccio del Gran Sasso e i Monti della Laga, dall’altro.
Specificità e note storiche
Il rapporto fra il territorio teramano e il vino è molto forte e risalente. Addirittura se ne trova menzione nelle gesta di Annibale (216 a.C.), come ricorda lo storico greco Polibio. Da li, infatti, proveniva il vino che aveva “guarito i feriti e rimesso in sesto gli uomini”. D’altra parte, la zona geografica si presta alla viticoltura e offre ai vitigni caratteristiche fondamentali, come la buona esposizione e l’assenza di ristagni idrici.