“Piave Malanotte” o “Malanotte del Piave” (DOCG) è una Denominazione di Origine Protetta riservata all’omonimo vino rosso, prodotto nel bacino del Piave.
Uvaggio
Le uve con cui viene prodotto tale vino provengono da due vitigni: il Raboso del Piave, con una quota non inferiore al 70%, e il Raboso veronese, fino ad un massimo del 30%. Quest’ultimo può essere sostituito da altre varietà a bacca rossa, purché non eccedano il 5% del totale.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Piave Malanotte è un vino rosso dall’intensa tonalità rubino, con riflessi violacei. L’invecchiamento fa sì che la colorazione viri verso il granato. All’olfatto sprigiona un profumo tipico di marasca, mora, ciliegia e mirtillo a cui, con la maturazione, si aggiungono note speziate di menta ed eucalipto. Il sapore è austero e sapido, con elevata tannicità, che però non inficia la morbidezza; possono anche essere presenti sentori di legno, quando invecchiato in botte. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 12,50% vol.
Zona di produzione delle uve
I vini Piave Malanotte vengono prodotti in una zona segnata dalla presenza del fiume Piave. Un territorio di bassa pianura, dal clima temperato, caratterizzato da venti freschi che causano importanti escursioni termiche giorno-notte.
Specificità e note storiche
Il borgo medievale di Malanotte è il simbolo dell’area dove nasce l’omonimo vino. Un territorio dove la vite è presente da millenni. Più precisamente dal 181 a.C., quando i romani costruirono la via consolare Postumia. Poi, dopo una lunga parentesi di stasi, durante il periodo delle invasioni barbariche, la viticoltura ha preso a crescere in maniera decisa con la dominazione della Repubblica di Venezia.
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