“Copertino” è una Denominazione di Origine Protetta che identifica sia un vino rosso, prodotto anche nella variante Riserva, che un vino rosato.
Uvaggio
Nella produzione dei vini Copertino devono essere utilizzate uve provenienti da vigneti composti dal vitigno Negro Amaro. Per una quota massima del 30%, però, possono anche concorrere altri vitigni: Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce, Montepulciano e Sangiovese (che non può essere presente per più del 15%).
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Copertino rosso, anche nella variante Riserva, presenta un’interessante colorazione rubino, di varia intensità, che con l’invecchiamento si arricchisce di toni di arancione piuttosto lievi. All’olfatto si presenta vinoso e persistente, mentre il sapore è asciutto, vellutato, sapido, generoso e con un gradevole retrogusto amarognolo. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 12% vol., che sale a 12,5% vol. nella Riserva. Il Copertino rosato, invece, è di una delicata tonalità rosa salmone, che in alcuni casi vira verso il cerasuolo. Ha un profumo leggermente vinoso, distinto e giustamente persistente e al palato risulta asciutto, privo di asperità, con un fondo erbaceo che si unisce al gradevole retrogusto amarognolo. La titolo alcolometrico volumico totale minimo è pari a 12% vol.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione interessa un numero piuttosto esiguo di comuni, tutti localizzati in provincia di Lecce. L’area presenta un clima caratterizzato da forti escursioni termiche, con estati calde e inverni miti, e una piovosità tipicamente mediterranea.
Specificità e note storiche
L’attività vitivinicola nella zona di Copertino è piuttosto radicata. Le prime notizie precise sui vini realizzati in questa zona, però, risalgono al 1811, quando Gioacchino Murat realizzò le “Statistiche del Regno di Napoli”.
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