Tre sono le tipologie di vino che rientrano nella Denominazione di Origine Protetta “Nardò”: Rosso, Rosso riserva e Rosato.
Uvaggio
I vini Nardò devono essere prodotti con uve provenienti da vigneti composti da vitigno Negroamaro (almeno 80% del totale), Malvasia nera di Brindisi, Malvasia nera di Lecce e Montepulciano (fino ad un massimo del 20% complessivamente).
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il vino Nardò rosso ha una gradevole tonalità rubino, che può presentarsi con diversi livelli di intensità. Il profumo che sprigiona è intenso e vinoso e si abbina ad un sapore asciutto e armonico, con un elemento lievemente amarognolo. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 11,5% vol. Rispetto alla versione base, il Rosso riserva (12,5% vol.) si distingue per i toni aranciati, che impreziosiscono il color rubino, e per un profumo più etereo; al palato risulta asciutto, di corpo, vellutato e armonico, oltre che lievemente tannico. Infine, il Rosato (11,5% vol.) spazia dal rosa corallo al cerasuolo tenue; ha un profumo vinoso, delicato, caratteristico e leggermente fruttato.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione è piuttosto ridotta e interessa i soli comuni di Nardò e Porto Cesareo, in provincia di Lecce.
Specificità e note storiche
La denominazione deve il suo nome all’omonima città, la cui fondazione è, molto probabilmente, precedente a quella di Roma. Come si sia arrivati a questa fondazione, però, non è ancora stato ricostruito e le ipotesi che si fanno sono le più disparate.
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Vini di Puglia
PRIMITIVO DI MANDURIA DOLCE NATURALE DOP
Un vino rosso dalla tonalità intensa, con sfumature che tendono al granato. Il Primitivo di Manduria Dolce Naturale si presenta con un odore complesso e ampio, a volte accompagnato da un sentore di prugna. Il sapore è dolce e vellutato, di media acidità. Raggiunge un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 16,00% vol.