Alla Denominazione di Origine Protetta “Negroamaro di Terra d’Otranto” appartengono vini rossi e rosati, i primi prodotti anche nella versione Riserva, i secondi in quelle Spumante e Frizzante.
Uvaggio
I vini Negroamaro di Terra d’Otranto devono essere prodotti con uve provenienti da vigneti composti per almeno il 90% dal vitigno Negroamaro. Possono poi concorrere, fino a un massimo del 10%, anche altri vitigni a bacca nera, non aromatici, purché idonei alla coltivazione nella regione Puglia, per la zona Salento – Arco Jonico – Salentino.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il vino Rosso (titolo alcolometrico volumico totale minimo 12,5% vol.) si presenta in una colorazione rubino, con diversi gradi di intensità, impreziosita da eventuali riflessi che invecchiando tendono al granato; l’odore è gradevole e intenso e si abbina ad un sapore pieno e armonico. Nella variante Riserva (13% vol.) si ritrovano le stesse caratteristiche organolettiche ma una gradazione alcolica leggermente più alta, pari a 13% vol. Il Rosato (12% vol.) e le sue varianti Spumante (11,5% vol.) e Frizzante (11,5% vol.) sono accomunate dalla colorazione rosata, più o meno intensa, e dall’odore delicato e fruttato. La versione base, però presenta un sapore pieno, armonico e vivace che invece si fa più fresco nello Spumante, che va da extrabrut a extradry. Il Frizzante, invece, al palato risulta armonico, da secco ad amabile.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione, che coincide con le province di Lecce, Brindisi e Taranto, è un’area caratterizzata da due elementi geografici dominanti: la penisola salentina e l’arco jonico.
Specificità e note storiche
Il Negroamaro è uno dei vitigni tradizionali per eccellenza della Puglia, tanto che già nel VI secolo rappresentava la coltivazione quasi esclusiva dell’area meridionale della regione.
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