Nella Denominazione di Origine Protetta “Matino” rientrano gli omonimi vini Rosato e Rosso.
Uvaggio
Il vitigno prevalente le cui uve sono utilizzate per la produzione dei vini Matino è il Negroamaro. A questo si possono unire, entro il limite del 30%, anche i vitigni Malvasia nera e Sangiovese.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Matino rosso si presenta con un aspetto color rubino, che invecchiando si arricchisce di riflessi arancioni. L’odore è vinoso, abbinato ad un sapore asciutto e armonico. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 11,5% vol. Stesso titolo alcolometrico anche per il Matino rosato, che ha una colorazione rosa intenso, su cui, dopo il primo anno, si innestano riflessi giallo oro. Anche in questa tipologia l’odore è vinoso, ma più leggero, e il sapore asciutto e armonico.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione del Matino è piuttosto circoscritta, e si trova per intero all’interno della provincia di Lecce. Il clima che la caratterizza presenta forti escursioni termiche, con inverni miti ed estati calde.
Specificità e note storiche
I luoghi dove nascono i vini Matino rappresentano una delle aree con la più antica tradizione vitivinicola in Italia. Inoltre, dal 1930, questa zona fa parte di una regione (la Puglia) che è seconda, nel paese, per quantità di vino prodotta.
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