“Malvasia di Bosa” è una Denominazione di Origine Protetta che comprende l’omonimo vino bianco e le sue varianti Riserva, Spumante e Passito.
Uvaggio
Nella produzione dei vini Malvasia di Bosa è previsto l’uso di uve provenienti da vigneti composti, al 95%, dal vitigno Malvasia di Bosa. Possono poi concorrere, per una quota che non superi il 5%, altri vitigni a bacca bianca, idonei, per legge, alla coltivazione in Sardegna.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Malvasia di Bosa (titolo alcolometrico volumico totale minimo 15% vol.) può presentarsi con gusto amabile o dolce. L’aspetto è giallo paglierino o dorato, con diverse gradazioni di intensità, e si sposa con un odore aromatico, fruttato, intenso e caratteristico. Il carattere aromatico si ritrova anche nel sapore, che risulta vellutato e armonico. Nella variante Riserva (15,5% vol.), l’odore si fa intenso e complesso, fine e delicato, mentre il sapore spazia dal secco al dolce e si arricchisce, in alcune produzioni, di note mandorlate. Lo Spumante (12% vol.), invece, impreziosito da una spuma fine e persistente, è di colore giallo paglierino, con odore aromatico, fruttato e caratteristico e sapore che va da demi-sec a dolce. Infine, nel Passito (16% vol.) si ritrova la tonalità dorata, mentre l’odore si fa ampio e il sapore spazia da amabile a dolce.
Zona di produzione delle uve
Il territorio della denominazione Malvasia di Bosa è delimitato a nord dal Comune di Bosa e a sud da Punta di Foghe. La zona coincide con la cosiddetta Planargia e si caratterizza per un clima caldo arido.
Specificità e note storiche
Localmente il vino realizzato nella Planargia è considerato un prodotto nobile, da stappare in occasioni speciali. La sua fama può vantare il riconoscimento di grandi letterato, tra cui spiccano i nomi di Luigi Veronelli e Mario Soldati.
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