I vini bianchi della Denominazione di Origine Protetta “Moscato di Sorso – Sennori” o “Moscato di Sorso” o “Moscato di Sennori” sono prodotti, oltre che nella versione base, anche nelle varianti Liquoroso, Passito e Spumante.
Uvaggio
Tutti i vini delle denominazione devono essere prodotti con uve provenienti prevalentemente dal vitigno Moscato bianco. Sono ammesse anche uve da altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Sardegna, ma con una quota che non deve superare il 10%.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Moscato di Sorso-Sennori bianco (titolo alcolometrico volumico totale minimo 14% vol.) è un vino dalla piacevole colorazione giallo dorato, con odore intenso e caratteristico e un sapore dolce, fine e vellutato. La colorazione dorata la si ritrova nel Passito (13% vol.), che spicca per l’odore etereo e per il sapore dolce, pieno e mielato. Anche il vino Liquoroso (17,5% vol.) è giallo dorato, con odore intenso, caratteristico ed etereo e un gusto dolce, complesso e fine. Lo Spumante (14,5% vol.), invece, è giallo paglierino, accompagnato da una spuma fine ed evanescente, e presenta un odore aromatico, delicato e caratteristico, mentre al palato risulta dolce e fruttato, con elementi tipici del Moscato.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione coincide con l’area storica della Romangia, nella Sardegna nord-occidentale. Un territorio caratterizzato dalla varietà dei suoli e da un clima tendenzialmente arido.
Specificità e note storiche
La viticoltura nella zona della Romangia è molto antica, come suggerisce anche il nome di origine romanica, e si è gradualmente sviluppata nei secoli, intrecciandosi fortemente con la cultura popolare.
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