La Vernaccia di Oristano, identificata dall’omonima Denominazione di Origine Protetta, è un vino bianco prodotto sia nella versione base che nelle varianti Superiore, Riserva e Liquoroso.
Uvaggio
Tutti i vini della denominazione sono prodotti esclusivamente in purezza, con il 100% di uve provenienti dal vitigno Vernaccia di Oristano.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Vernaccia di Oristano (titolo alcolometrico volumico effettivo 15% vol.) e le sue varianti Superiore (15,5% vol.) e Riserva (15,5% vol.) sono vini dalla pregevole colorazione che oscilla tra il dorato e l’ambrato; l’odore è delicato e alcolico, reso raffinato da sfumature di fior di mandorlo, così come un retrogusto di mandorle si rinviene nel sapore, che è fine, sottile e caldo. Da queste caratteristiche organolettiche si discosta leggermente la variante Liquoroso, che ha una gradazione alcolica lievemente maggiore, pari a 16,5% vol., un odore più intenso e complesso e un sapore che spazia dal secco al dolce.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione della Vernaccia di Oristano coincide con una porzione dell’omonima provincia sarda, ai lati del fiume Tirso, di cui segue il corso fino all’immissione nel golfo di Oristano. L’orografia dell’area è sub pianeggiante, il clima è mediterraneo.
Specificità e note storiche
La Vernaccia di Oristano è stato il primo vino sardo riconosciuto DOC. Nasce da un vitigno dalla storia antica, che i romani trovarono già sull’isola quando iniziarono la loro dominazione, ribattezzandola “vernaculum”, cioè vite locale, proprio perché non la conoscevano.
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