I vini della Denominazione di Origine Protetta “Contea di Sclafani” o “Valledolmo-Contea di Sclafani” sono rosso e bianco, entrambi anche riserva e vendemmia tardiva.
Uvaggio
La composizione dell’uvaggio utilizzato per la produzione del Bianco prevede una quota minima del 95% di Catarratto, con il quale concorrono altri vitigni idonei alla coltivazione in Sicilia. Per il Rosso, invece, si utilizzano, sempre dallo 0 al 100% uve da Nero d’Avola e Perricone, insieme o singolarmente.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Contea di Sclafani o Valledolmo-Contea di Sclafani rosso (titolo alcolometrico volumico totale minimo 12% vol.) ha un aspetto rosso rubino, con diverse gradazioni di intensità e possibili riflessi violacei. Si manifesta con un odore gradevole, fruttato e talvolta speziato, impreziosito da una nota olfattiva tipica; il sapore ha struttura ricca e al palato risulta asciutto e armonico. Per il bianco (11,5% vol) la colorazione è paglierina, con eventuali riflessi verdolini; l’odore è gradevole, fine e presistente e il sapore armonico, secco e sapido.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione è ubicata nel centro nord della Sicilia, a cavallo di tre province: Palermo, Caltanissetta e Agrigento.
Specificità e note storiche
I vini Contea di Sclafani prendono il nome da un antico feudo del periodo Normanno.
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