La Denominazione di Origine Protetta “Riesi” identifica i vini Rosso, Novello, Rosato, Bianco, Spumante, Vendemmia tardiva, Superiore e Superiore riserva. Sono inoltre previste anche delle produzioni con indicazione di vitigno: Insolia, Chardonnay, Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah.
Uvaggio
Per quanto riguarda l’uvaggio utilizzato nella vinificazione, quello del Riesi rosso deve essere costituito da uve provenienti da vigneti composti da un 80% (minimo) di Calabrese (o Nero d’Avola) e Cabernet sauvignon, da soli o congiunti, affiancati eventualmente da altri vitigni a bacca rossa idonei alla coltivazione in Sicilia. La base ampelografica del Riesi rosato, invece, prevede Calabrese (o Nero d’Avola) per una quota tra il 50 e il 75%, Nerello mascalese e Cabernet sauvignon per un’ulteriore quota tra il 25% e il 50%, oltre a eventuali altri vitigni identificati come sopra. I bianchi richiedono Ansonica e/o Chardonnay (minimo 75%), in concorrenza con altri vitigni a bacca bianca. Infine, il Superiore è prodotto con un minimo dell’85% di uve di Calabrese, insieme ad altri vitigni a bacca rossa.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
I vini Riesi risultano ricchi di aromi gradevoli, armonici, caratteristici ed eleganti, spesso ulteriormente impreziositi da note fruttate, floreali e vegetali che richiamano le caratteristiche salienti del vitigno di partenza. Nel disciplinare è possibile rintracciare una puntuale descrizione di tutte le caratteristiche organolettiche associate ad ogni tipologia di vino rientrante nella denominazione.
Zona di produzione delle uve
I vini Riesi nascono in una zona collinare, in cui i vitigni sono coltivati ad altezze comprese tra i 250 e i 350 metri s.l.m e il clima risulta di tipo mediterraneo.
Specificità e note storiche
La denominazione “Riesi” è stata riconosciuta solo nel 2001, ma la storia dei vini di questa zona è molto più risalente e già documentata dal Professor Macagno nel 1879, nel testo “Una gita a Riesi”.
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