La Denominazione di Origine Protetta “Carmignano”, che rientra nella categoria della DOCG, è riconosciuta all’omonimo vino rosso, prodotto in un’unica tipologia, accompagnato o meno dalla menzione “riserva” a seconda del periodo di invecchiamento.
Uvaggio
Il Carmignano viene prodotto utilizzando uve provenienti da una pluralità di vitigni, in cui la prevalenza (50%) deve essere data al Sangiovese. Concorrono poi il Canaiolo nero (fino ad un massimo del 20%), il Cabernet Franc e il Cabernet Sauvignon (congiuntamente o da soli, per una quota tra il 10% e il 20%), il Trebbiano Toscano, il Canaiolo bianco e la Malvasia del Chianti (congiuntamente o da soli per non più del 10%). Infine, possono essere utilizzati altri vitigni a bacca rossa coltivati in Toscana, purché non superino la soglia del 10%.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Alla vista il Carmignano si presenta di un vivace e intenso colore rosso rubino, che invecchiando vira verso il granato. L’odore è vinoso, impreziosito da un profumo intenso, anche di mammola, e con l’invecchiamento si arricchisce di un carattere di finezza. Il sapore è asciutto e pieno, sapido, armonico, morbido e vellutato. Il titolo alcolometrico minimo è pari a 12,50% vol.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione delle uve è piuttosto circoscritta e limitata, ricadendo nei soli comuni di Carmignano e Poggio a Caiano in provincia di Prato, all’interno della piccola catena del Montalbano.
Specificità e note storiche
Il vino rosso Carmignano è chiara espressione del territorio in cui nasce e soprattutto della sua tradizione vitivinicola, che affonda le radici nell’epoca etrusca. Non a caso, già nel 1716, il Granduca di Toscana Cosimo III dei Medici sentì la necessita di fissare per decreto i confini di produzione di questo rinomato vino rosso.
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