Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’ Emilia Romagna
Coscia di pecora, sale, aromi.
Tecniche di produzione (metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura): scuoiatura, sezionamento, mondatura (desiadura) dal grasso della coscia di ovino adulto, salatura e stagionatura.
Tradizionalità
Attività tradizionale di macellazione mista di suino ed ovino tipica della valle del Tresinaro ancora viva tutt’oggi con norcini che la praticano a domicilio, con produzione anche di salumi misti quali il salame con magro di pecora e pancettone di suino, e salumi di suino puro e preparazioni di ovino quali barzigole, coshet, carne sotto sale od in salamoia per bollito e brodo di pecora.
Referenze bibliografiche:
- Articolo su Europeo 14/9 aprile 1993 “Quel violino è ben intonato”
- Articolo su A Tavola aprile 1993 “Violino e lambrusco duetto intonato” di Anna Trentani
Territorio di produzione
Val Tresinaro: comuni di Carpineti, Baiso, Viano, Scandiano, attualmente. Da tradizioni orali, la zona fino alla seconda guerra mondiale si estendeva fino alla pianura ad intersecare la via Emilia comprendendo i comuni di Castellarano, Rubiera e parte orientale di quello DI Reggio Emilia, oltre al versante modenese della vallata del fiume Secchia fino a Montefiorino. (La piogra in tal sojet)
Ricotta PAT Emilia Romagna
Siero derivante dalla lavorazione dei pecorini e delle caciotte. Ha consistenza fondente, quasi lattiginosa, non grumosa, non pastosa, di colore bianco. Il siero viene trasferito in caldaia e riscaldato a 80-90°. Si ottiene per affioramento; dopodiché si procede alla formatura in appositi stampi.