Prodotto Agroalimentare Tradizionale delle Marche
Materia prima: visciole, vino, zucchero, cannella, chiodi di garofano. Le visciole, dopo averle raccolte, si privano del peduncolo e si sistemano su un graticcio, esposte al sole per circa una settimana, provvedendo a rigirarle quotidianamente. Si fanno poi bollire nel vino, insieme a zucchero, cannella e chiodi di garofano. Terminata la bollitura si lasciano raffreddare e si versano nei barattoli che, chiusi ermeticamente, si conservano al riparo dalla luce in un luogo fresco. Matura in due o tre mesi.
Calendario di produzione: giugno, luglio.
Tradizionalità
Riferimenti bibliografici:
- Picchi G. “Atlante dei sapori: le Conserve”, Insor, Franco Angeli, Milano 1993;
- Guerra T. “Il polverone”, Maggioli, 1998.
Territorio di produzione
Nella provincia di Pesaro e Urbino, in particolare nelle 4 Comunità Montane , del Montefeltro, del Catria e Nerone, del Catria e Cesano, dell’Alto e Medio Metauro.
Prosciutto aromatizzato del Montefeltro PAT Marche
Coscio di suino allevato nel Montefeltro, aglio, sale, zucchero, vino, rosmarino, alloro ed eventualmente farina per la stuccatura. Ha l’aspetto del normale prosciutto, simile al più famoso Prosciutto di Carpegna. Si usa affettarlo a mano in senso longitudinale. E’ lievemente presente l’aroma dell’aglio a livello organolettico.
Tacchino bronzato rustico o nostrano PAT Marche
Il piumaggio del tacchino è di colore bronzato, oppure grigio, o nero picchiettato di bianco. La femmina pesa a fine ciclo Kg 2,4-2,8, mentre il maschio Kg 4,2-4,7. La carena è affilata e profonda conseguente a sviluppo longilineo della muscolatura pettorale. La cute è di colore giallo.