Prodotto Agroalimentare Tradizionale dell’Emilia Romagna
Zambajoun
Dolce a base di rossi d’uovo, moscato, zucchero. Lo zabaione viene preparato a caldo a bagnomaria.
Lavorate tuorli e zucchero in una ciotola aggiungendo l’amido di mais e continuando a montare. Mescolate con le fruste o con lo sbattitore elettrico fino a creare una crema gonfia, spumosa e liscia. Aggiungete poco alla volta il vino liquoroso continuando a sbattere per farlo assorbire del tutto. Cuocete a bagnomaria a fiamma bassa e mescolate di continuo senza far raggiungere l’ebollizione. Togliete dal fuoco il composto quando comincia a montare. Accompagna torte della tradizione reggiana quali la zuppa inglese e la cascatella.
Tradizionalità
Lo zabaione è una preparazione che vanta parecchi secoli di storia sul quale vi sono fonti discordanti riguardo alle sue origini ed al suo nome. Una di queste tradizioni racconta che sia stato “inventato” nel 1500 vicino a Reggio Emilia per una casualità. Si narra che il capitano di ventura Emiliano Giovanni Baglioni arrivò alle porte della città e si accampò. A corto di viveri mandò, com’era uso a quel tempo, alcuni soldati a razziare i campi dei contadini della zona. Il raccolto, però, fruttò ben poco e il Capitano Baglioni si ritrovò con uova, zucchero, qualche fiasca di vino e delle erbe aromatiche. In mancanza d’altro fece mescolare il tutto e lo diede ai soldati al posto della solita zuppa e questi ne furono entusiasti. L’uso popolare chiamava Giovanni Baglione ‘Zvàn Bajòun’ e la crema ne prese il nome diventando prima ‘Zambajoun’, poi Zabajone e infine Zabaglione.
Referenze bibliografiche
- Libro contenente la maniera di cucinare e vari segreti e rimedi per malattie e altro. libro di casa di una famiglia reggiana del Settecento, a cura di G. bizzarri, E. Bronzoni, Ancona, Il lavoro editoriale, 1986, pag. 102;
- Giorgio Maioli, I racconti della tavola a Reggio, Mario e M. Pia Aniballi – Edizioni GES- Bologna 1980, pag. 39-40.
Territorio di produzione
Provincia di Reggio Emilia.
Spongata di Piacenza PAT Emilia Romagna
Tortellacci di carnevale PAT Emilia Romagna
Frittelle di farina di castagne PAT Emilia Romagna
Farina di castagne, strutto/olio di oliva, sale, uva secca e pinoli. Si amalgamano tutti gli ingredienti ottenendo così una morbida pasta che verrà gettata, a cucchiaiate, nello strutto bollente. Oggi lo strutto può essere sostituito da olio.