Zafferano delle colline fiorentine PAT Toscana

Prodotto agroalimentare tradizionale della regione Toscana

Zima di Firenze

Lo zafferano è una spezia che si ricava dagli stimmi, filamenti molto fini di colore dal rosso porpora al rosso aranciato, del fiore del Crocus sativus L., pianta tuberosa appartenente alla famiglia delle Iridacee; presenta un caratteristico sapore amarognolo ed ha un aroma molto intenso. I terreni atti alla coltivazione sono quelli prevalentemente collinari, ben soleggiati, costituiti in prevalenza da substrati arenacei, calcareo-marnosi, di scisti argillosi e di sabbia, in genere di media consistenza e permeabili, compresi tra i 300 e i 500 m s.l.m.

I bulbi vengono piantati nel periodo che va dalla seconda decade di agosto ai primi di settembre; a metà ottobre i fiori vengono raccolti manualmente e portati in locali per la sfioritura, ovvero la separazione degli stimmi dal calice eGli stimmi sono raccolti in contenitori per procedere all’essiccazione (tostatura) che avviene a fuoco diretto nelle vicinanze di un camino o stufa a legna, per circa 15-20 minuti, oppure con altre forme di riscaldamento (forni a ventilazione forzata).

Tradizionalità

Numerosi richiami storici attestano la presenza produttiva, la commercializzazione e l’alto riconoscimento dello zafferano delle Colline fiorentine che veniva denominato e apprezzato a livello internazionale come “zima di Firenze”. Lo stesso veniva utilizzato anche come valore di scambio di merci ed utilizzato come spezia per la preparazione di piatti e pietanze prelibate. Nel Medioevo a Firenze affluivano commercanti di tutta Europa per acquistare lo zafferano del contado fiorentino ed ai tempi del Da Uzzano (1440) lo zafferano transitante per Firenze era soggetto ad un dazio di transito di otto fiorini per soma, per differenziarlo dallo zafferano prodotto in loco, e da precisi riferimenti storici, che Firenze era un centro di produzione dello zafferano e da alcuni brani frammentari di Baumgartner sembra che i dintorni della città fossero le migliori zone di produzione. Da diversi anni alcuni agricoltori hanno ripreso questa coltivazione nella zona con successo pari ai riconoscimenti ottenuti nel basso ed alto Medioevo. È in corso l’istruttoria per il riconoscimento della Dop “Zafferano delle Colline di Firenze”.

Produzione: La resa per ettaro è di 80 quintali di fiori freschi, pari a 60 kg di stigmi da essiccare.

Territorio interessato alla produzione:

Provincia di Firenze

Carne salata o nel bigoncio PAT Toscana

La carne viene tagliata in grossi pezzi e confezionata in vasi di vetro insieme a salamoia naturale. La consistenza è simile a quella del prosciutto, il colore è rosso scuro grazie all’assenza di conservanti. Per la preparazione si utilizza la parte inferiore del prosciutto, che viene tagliata in pezzi di circa 400 gr ciascuno e…

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Biscotto di mezz’agosto PAT Toscana

Il biscotto di mezz’agosto costituiva lo spuntino di metà pomeriggio dei lavoranti impiegati nelle operazioni di trebbiatura (trebbiatura a fermo sull’aia) ed era un’occasione gradita per una breve sosta di lavoro.Il “ciambellone” veniva consumato anche in occasione dei festeggiamenti per il Ferragosto.

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Torta mantovana PAT Toscana

Nonostante il suo nome (non sarebbe però strano se avesse veramente origini mantovane, poiché quel Ducato dominò per un certo periodo l’alta Versilia) questo è un tipico ed antichissimo dolce di esecuzione molto semplice ma ottimo, che si è diffuso in tutta la Regione.
Si racconta anche, tuttavia, che nell’ottocento un noto pasticcere di Prato…

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